• venerdì , 29 Marzo 2024

L'energia dei rifiuti

Lo smaltimento dei rifiuti è stata una delle nostre piaghe specialmente in alcune parti della nostra penisola anche se ultimamente si stanno trovando metodi che lo stanno trasformando in un fattore di miglioramento e di progresso.

Trasformare i rifiuti in energia è una strada già da tempo percorsa con successo da molti paesi dell’Europa.

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Questo processo è possibile grazie a dei  termovalorizzatori, cioè degli inceneritori di rifiuti in grado di trasformare gli scarti delle città in calore, riscaldare acqua e in seguito produrre energia.

L’Italia in questo processo di evoluzione è in ritardo rispetto ad altri paesi europei come ad esempio Germania, Olanda e Belgio.

Il nostro paese si sta adoperando per riuscire a raggiungere i paesi europei più avanzati in questo campo, i quali smaltiscono più del 70% dei rifiuti nei termovalorizzatori riducendo ampiamente la quantità dei rifiuti che finisce nelle discariche.

Invece in Italia per ora i termovalorizzatori smaltiscono soltanto il 20% dei rifiuti, destinando il resto alle discariche, ormai stracolme. Da noi una delle province più sensibili a questo problema e che ne ha notato l’urgenza e anche l’opportunità che ne può scaturire, è quella di Torino.

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Venerdì 20 giugno è stato inaugurato il termovalorizzatore di Torino, un impianto che brucia i rifiuti, genera elettricità e non libera gas nell’atmosfera se non dopo averli filtrati.

Il Comune ha risposto in maniera ottima alle accuse di essere una delle città più inquinate di Italia dando prova del suo interesse a tal proposito non soltanto con le parole, ma agendo e diventando in poco tempo una delle città italiane più avanzate nello smaltimento dei rifiuti.

Grazie allo smaltimento in questa centrale sarà possibile un risparmio superiore di 40 milioni di euro sulla bolletta energetica italiana, e inoltre sarà effettuato un “risparmio sul territorio”, in quanto una gran parte dei rifiuti non andrà più ad occupare le discariche, lasciando liberi 12.5 milioni di metri cubi di terreno.

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La centrale è in grado di smaltire due tipi di rifiuti: i rifiuti solidi urbani e rifiuti speciali come ad esempio gli imballaggi non recuperabili. Ovviamente il processo di raccolta dei rifiuti non subirà alterazioni, avverrà sempre attraverso i camion di raccolta.

La costruzione di questo termovalorizzatore è cominciata nel febbraio 2010 ed è terminata nell’ aprile 2013 e dopo una fase di collaudo, l’impianto il 1°maggio 2014 è entrato in piena attività.

Questo progetto è uno dei più all’avanguardia di tutta Europa e prende spunto dalle centrali già presenti in Germania e in Austria.

La speranza è che anche altri comuni italiani seguano questo esempio, e che comincino anche loro questa strada per il progresso, poiché oltre a permettere uno smaltimento dei rifiuti più ecologico, aiuterebbe in maniera sostanziosa la spesa energetica italiana.

Abbiamo la possibilità di trasformare un nostro punto  debole, in un punto di forza: bisogna solo aver il coraggio e la pazienza di iniziare questo percorso.

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