L’ennesimo attentato da parte del Califfato Islamico: dopo l’aeroporto della capitale turca, qualche giorno fa a Dacca in Bangladesh, nel ristorante Holey Artisan Bakery. Venti sono le vittime “sacrificate” nell’attentato, di cui 9 nostri connazionali. I metodi di esecuzione da parte dei terroristi rimangono gli stessi: i civili non musulmani vengono brutalmente sgozzati. L’attacco dei terroristi è stato molto veloce. Le forze dell’ordine bengalesi sono arrivate sono arrivate solo dopo alcune ore.
Questo colpo non è di certo l’ultimo di una lunga serie. Il messaggio che l’Isis vuole mandare è chiaro: spaventare e creare confusione tra le persone, i terroristi vogliono strappare la quotidianità della vita. A disorientare maggiormente è proprio il luogo dell’ultimo attentato: un paese del terzo mondo , all’apparenza ultimo posto in cui potrebbe verificarsi un attacco terroristico.
Sempre più attacchi ravvicinati temporalmente stanno letteralmente mettendo in ginocchio numerosi paesi: Francia, Belgio, due volte in Turchia e oggi in Bangladesh. I membri reclutati dall’Isis crescono esponenzialmente. Ogni stato è in allerta. Alcuni giorni fa con raid aerei sono stati distrutti dei complessi del Califfato uccidendo innumerevoli musulmani.
Solo un uomo, Gianni Boschetti, durante la strage è riuscito a fuggire e ha potuto testimoniare sull’accaduto: le uniche persone ad essere state risparmiare sono state coloro che conoscevano dei versi del Corano a memoria. Boschetti era in viaggio con la moglie, rimasta anch’essa uccisa durante l’attacco.
Il Premier Renzi assicura gli italiani che è dovere rispondere con ulteriore determinazione agli attacchi in difesa dei valori: “L’Italia non arretra davanti al terrore”. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in visita in Messico, è tornato anticipatamente in Italia per sostenere le famiglie delle vittime coinvolte.
Anche il territorio italiano è stato scelto dai terroristi come luogo di assalto, poiché in giornata sono stati individuati dei sospetti e sventati alcuni ordigni esplosivi dalle forze armate nazionali. In questi mesi vi è in ogni angolo del mondo una situazione critica.
Ad appellarsi è anche stato Papa Francesco che profondamente amareggiato dall’accaduto, ha giudicato in modo grave gli atti compiti dai terroristi definendoli come offese verso l’umanità.
Sono i cristiani nei paesi musulmani i più colpiti da questi attentati, che in questo momento sono in una condizione davvero difficile.