Stesso paese, uguale religione. Ma due morali completamente diverse. Uno studente bengalese si trova di fronte un suo connazionale con un mitra in mano che gli chiede di recitare un verso del Corano per stimare la sua purezza. I versetti a memoria e scatta la liberazione. Però, il rifiuto per rimanere al fianco delle due amiche, anche loro musulmane e compagne di college. Poi, la tragica fine. Un gesto eroico non da tutti: morire per un ideale.
Quello che più fa pensare è il “come” la vita dei due giovani abbia iniziato a prendere diverse direzioni e come la morale sia stata compresa solo dal ragazzo eroe. L’assassino prima di arruolarsi in un esercito che non fa che incutere terrore, è molto simile a quella dello studente che decide di mettersi dalla parte del bene. Non si riesce a comprendere come dei ragazzi benestanti che conducono una vita normale decidono di iniziare uno stile di vita completamente diverso, usurpando il nome di Allah ed imponendo un credo a cui si attribuiscono disegni di morte.
La matrice di cui è fatto questo terrorismo è l’odio nei confronti degli occidentali per la loro visione della vita. Bastano un jeans e il capo scoperto per finire uccisi da un integralismo folle. Sicuramente quello che caratterizza questi assassini è l’ignoranza: non si tratta di mera conoscenza ma di cultura e di civiltà. Di amore per l’uomo. Non ci sono molte altre parole per definire quello che sta succedendo nel mondo sopratutto in questi giorni: il terrore che gli estremisti vogliono diffondere piano piano si sta dilagando nel mondo e tutti sono coscienti del fatto che non c’è nessun posto al sicuro e siamo in balia del pericolo che in questi ultimi tempi sembra essere frequente.
Per combattere questa follia è necessario comprendere i motivi che hanno dato vita all’odio nei confronti degli occidentali. La vendetta non serve a nulla fino al momento in cui non ci saranno più reclute o persone che si vogliono arruolare nell’esercito del “terrore”. Sperando che la morale cioè la distinzione tra ciò che è bene e ciò che è male venga compresa da tutti e che alla fine il bene trionfi.