A settembre a Valsalice sono arrivati sei insegnanti nel Liceo. Le professoresse Cristiana Castagneri, Martina Tononi, Gili Borghet e Chiara Magnetto e i professori Antonio Cutillo e Diego Melchionda. Da anni non si registrava un numero così alto di volti nuovi tutti insieme nella nostra scuola. Abbiamo fatto loro alcune domande: ecco le risposte ai nostri quesiti comuni.
Qual è stato il suo primo impatto con Valsalice?
Castagneri: “Essendo ex-allieva, Valsalice non è nuovo per me: stessi rumori e stessi odori. Questa volta però non mi aspettava un’interrogazione, ma una cattedra dove spiegare la mia prima lezione di arte.”
Cutillo: “Conosco Valsalice da quattro anni e mi ha sempre stupito la voglia dei professori e dei salesiani nel dare il meglio per i propri studenti. Ma soprattutto questa scuola aiuta a far crescere i ragazzi: la cosa più importante.”
Magnetto: “Una grande famiglia di persone solari e disponibili. Senza precedenti.”
Melchionda: “Un ambiente ideale per insegnare e crescere.”
Gili Borghet: “Ottimo, sia per i colleghi sia per gli studenti.”
Tononi: “Un ambiente serio e saldo nella sua tradizione.”
Qual è stato il suo primo impatto con gli studenti?
Castagneri: “Bei visi, ragazzi davvero molto educati. Sono molto colpita.”
Cutillo: “Desiderosi di imparare e di cambiare il mondo, il loro mondo.”
Magnetto: “Molto ubbidienti e partecipi.”
Melchionda: “Ragazzi vogliosi di imparare e rispettosi.”
Gili Borghet: “Interessanti e da scoprire.”
Tononi: “Educati e qualche volta un po’ vivavi.” (ride, ndr.)
Qual è stato il suo primo impatto con i colleghi?
Castagneri: “Li ho trovati simpatici e sorridenti.”
Cutillo: “Solo da quest’anno posso chiamarli colleghi ma l’impatto è stato positivo al 100%. Grazie ad affetto e stima reciproca stanno nascendo moltissime idee.”
Magnetto: “Accoglienti.”
Melchionda: “Hanno cercato subito di mettermi a mio agio. Accoglienti e disponibili.”
Gili Borghet: “Assolutamente collaborativi e cordiali con noi new entry.”
Tononi: “Coinvolgenti e grati.”
Queste invece le domande specifiche per ciascuno di loro:
- Prof. Cutillo
Com’era da studente?
Sicuramente vivace, ma assolutamente responsabile. Tra migliaia di impegni e canzoni suonate con i miei amici, non trascuravo mai i miei impegni scolastici, anche se non poche volte studiavo di notte.
Come vede l’informatica nel mondo dei ragazzi e la sua importanza?
Come una penna che lascia un segno su un foglio. Tutti i giovani sanno impugnarla ma pochi sanno scrivere qualcosa di concreto. Chi riesce, ottiene un sacco di vantaggi ai propri fini, anche forse a illuminare menti o scaldare cuori.
E’ la prima volta che insegna in un liceo, prime impressioni?
Ragazzi determinati nel raggiungere i propri scopi, è per questo che secondo me bisogna aprire un centro di ricerca nel liceo, come all’università. Un modo per consolidare le conoscenze e scoprire l’utile.
- Prof. ssa Castagneri
Ha trovato lo stesso Valsalice che ha lasciato?
Assolutamente sì, anche se le generazioni sono cambiate e ci sono più attività, la scuola è sempre la stessa, quella che Don Bosco voleva che fosse.
Il primo impatto con i suoi colleghi, ex professori?
Entrando in sala insegnanti, con i miei ex-professori, ormai colleghi, mi sento ancora un po’ sotto esame.
Quanto è importante oggi l’arte nel percorso liceale?
Arte significa tutto. Sogni, immaginazione e creatività… Non esiste un mondo senza arte.
- Prof. Melchionda
Sappiamo che è un giocatore, ci parla della sua esperienza calcistica?
A sette anni mi innamorai del calcio e lo pratico tutt’ora in una squadra dilettantistica, il Pancalieri Castagnole, ma il mio sogno è quello di allenare. Adesso insegno calcio, oltre che la matematica, alle Juniores e aiuto il mister della prima squadra.
Quali strategie pensa di utilizzare per far amare la sua materia?
Sicuramente evidenziandone gli aspetti più interessanti e accattivanti; a lezione cerco di creare partecipazione e eliminare un apprendimento esclusivamente mnemonico.
Conosceva Valsalice prima di iniziare a lavorare?
Sì, molti conoscono l’ottima fama di Valsalice, ma solo ora sto capendo cosa significhi viverlo!
- Prof. ssa Magnetto
Si relaziona meglio con il biennio o con il triennio?
Con Valsalice è la prima volta che insegno nel triennio; nel biennio è molto più semplice ma con i ragazzi del triennio insegnare diventa molto più stimolante.
Si può insegnare matematica e fisica con altre strategie?
Secondo me è necessario, soprattutto con fisica, che non a caso significa natura. Riguardo a matematica, i giochi online sono un ottimo metodo per fissare i concetti.
Qual è la cosa più difficile per un professore?
Sono di carattere espansivo e sicuramente cercare di mantere una certa distanza dagli studenti non è facile per me.
- Prof. ssa Gili Borghet
Cosa ama della sua materia?
Potrei dire un’infinità di cose, ma la più importante forse è la continua ricerca della storia dell’arte.
Disegno o storia dell’arte?
Storia dell’arte: sono molto storica.
Qual è il suo riferimento artistico?
L’architettura romanica e quella monastica sono le mie passioni, ma se dovessi dire un nome sarebbe l’abbazia di Fruttaria, nel canavese.
- Prof. ssa Tononi
Il valore delle materie umanistiche in un liceo?
Servono sicuramente per riscoprire se stessi, conoscere e capire gli altri.
Libro e autore preferito?
Promessi Sposi di Alessandro Manzoni. E’ una storia piena di umanità e ci si può immedesimare in ogni singolo personaggio.
Il suo sogno nel cassetto?
Fare l’attrice.
Foto di Edoardo Pivato, don Cipriano e Matteo Masoomi Lari.