di Giorgia Versino e Elena Battaglia
Il 16 aprile, la prima classico A, accompagnata dai professori Accossato e Croce in un’uscita didattica, hanno visitato il centro storico di Brescia, alla scoperta di antichi resti romani. La mattinata è iniziata con un buon caffè, e, in seguito, ammirando il polittico Averoldi conservato nella chiesa dei Santi Nazaro e Celso. È un dipinto diviso in panelli che rappresenta la resurrezione di Cristo, la Vergine annunciata, l’angelo annunziante, San Sebastiano trafitto da frecce e San Nazaro e Celso con anche il committente dell’opera.
Proseguendo, sono stati ammirati la Cattedrale (estiva) di Santa Maria Assunta detta anche Duomo Nuovo, la chiesa principale con pianta a croce greca, che presenta uno stile barocco classicheggiante, e il Duomo Vecchio, caratteristico invece per la sua pianta circolare. La mattinata si è conclusa con la visita guidata al sito archeologico del tempio Capitolino, dedicato alla triade capitolina, i cui resti risalgono all’età imperiale e con l’ammirazione degli affreschi restaurati e conservati all’interno di una cella appartenente all’epoca repubblicana, sopra la quale venne poi edificato il Capitolium.
Nel pomeriggio gli studenti armati di occhiali a realtà aumentata, hanno potuto osservare una ricostruzione delle domus patrizie sulla base dei resti conservati nel museo di Santa Giulia, che prende il nome dall’omonimo monastero nel quale è ospitato. L’unione della tecnologia all’antichità ha permesso ai ragazzi di confrontare ciò che è pervenuto, con quello che presumibilmente era, e di immedesimarsi nella realtà che appare tanto lontana ma che ha permesso di vivere un presente.
La giornata si è dunque conclusa, tra risate e cultura, e con la speranza di rivivere presto una simile esperienza, sono riparti alla volta di Torino.