• sabato , 20 Aprile 2024

747

di Beatrice Mattioli

Il Boeing 747 è un aereo a fusoliera larga progettato da Joe Sutter, utilizzato come aereo di linea e da trasporto; è spesso chiamato con il suo soprannome originale Jumbo Jet, o Queen of the Skies. È disponibile in versione passeggeri e da trasporto merci, più altre personalizzate. La Boeing progettò il ponte superiore a forma di “gobba” per utilizzarlo come salottino per i passeggeri di prima classe o per consentire una facile trasformazione da aereo passeggeri ad aereo cargo mediante la rimozione dei posti a sedere. Il 747-400  è la versione passeggeri più diffusa in servizio ed è tra gli aerei di linea più veloci con la sua velocità di crociera pari a circa 920 km/h.

Dopo aver dominato il settore del trasporto aereo per diversi decenni, anche questo grande colosso dell’aviazione è andato in contro ad un periodo di crisi dal quale probabilmente non si solleverà più. Nel corso degli ultimi anni, infatti, la Boeing aveva iniziato a ridurre gradualmente la produzione di jumbo fino a raggiungere un limite fissato dall’azienda americana come minimo per continuare ad operare; uno al mese, 12 all’anno. Lo scorso gennaio, in tempi non sospetti, la celeberrima azienda aveva annunciato che, dal settembre successivo, avrebbe drasticamente ridotto la produzione del mitico 747 producendone soltanto 6 modelli all’anno; questa decisione è suonata per gli esperti del settore come l’inizio della fine. Il 747 è uscito di scena per lasciare spazio al “fratellino” 777, aeroplano di dimensioni minori, ma prodotto dalla Boeing, la stessa azienda che costruisce i jumbo.

Durante la golden age del trasporto aereo, anche l’Alitalia possedeva dei 747. Il 15 maggio 1970 arrivò in Alitalia il primo boeing 747-100; durante l’estate successiva iniziò a volare il primo jumbo jet, chiamato Neil Armstrong. Questo aereo restò nella compagnia per circa 11 anni. Alitalia ha iniziato ad acquisire la sua serie di 747-200 nel 1971 e ha continuato fino al 2002. L’ex compagnia di bandiera prediligeva la serie di 747-200 alla 747-100 perché aveva un peso massimo al decollo maggiore e un motore più potente. La compagnia aerea italiana ha deciso di eliminare la sua flotta di 747 a causa degli ingenti consumi e ha optato per sostituirli con i 777. Il 31 marzo 2002 uno dei rimanenti boeing 747 con logo Alitalia sfrecciò per l’ultima volta nei cieli con i passeggeri. Il 15 febbraio 2004 volò l’ultimo esemplare Alitalia di 747 versione cargo.

A seguito del lockdown cui siamo stati costretti, l’equilibrio dell’economia globale è radicalmente cambiato e tra i settori più colpiti c’è anche quello dell’aviazione. La compagnia aerea britannica British airways ha di recente annunciato il ritiro della sua intera flotta di Boeing 747 “jumbo jet”. A 50 anni dal suo primo volo, la “regina dei cieli” è stata mandata in pensione. La notizia ha avuto un grande impatto mediatico dal momento che, con una flotta di 31 jumbo, la British airways impiegava più 747 di qualunque altra compagnia aerea. La causa del pensionamento del jumbo è da attribuirsi alla flessione dei viaggi causata dalla pandemia globale. Tuttavia, un dato non trascurabile è che il 747 è un aereo talmente particolare da aver bisogno, a causa del suo peso e delle sue dimensioni, di una determinata pista d’atterraggio, non disponibile a tutti gli aeroporti. Dunque, alle ingenti dimensioni del 747 le compagnie aeree tendono a preferire aerei più piccoli e più leggeri, soprattutto per una questione economica. Già prima che il coronavirus stravolgesse le nostre vite era sempre più difficile riempire i 400 posti del jumbo; ora che i viaggi sono ridotti, soprattutto quelli oltreoceano, è diventato praticamente impossibile ammortizzare gli spazi e i costi.

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