• sabato , 20 Aprile 2024

Passo passo verso il Colle.

18/04/2013

ore 13- E’ appena terminata la prima votazione, che si è conclusa con un nulla di fatto, o meglio, un tutto di disfatto. Marini, sostenuto dal PDL e dai bersaniani, che sembrava ormai ascendere a passo sicuro verso il Colle, ha però incontrato sul suo cammino un ostacolo: i Renziani. Il PD si spacca in due e perde credibilità; Marini, asso nella manica di Bersani, si è rivelato una carta tutt’altro che vincente. Rodotà, invece, sostenuto dal M5S e da SEL, ha superato le previsioni. Certamente non ci si aspettava un nome alla prima votazione, ma neppure una situazione così pasticciata ( per citare Napolitano).

ore 19- Fine della seconda votazione. Il PD, come annunciato dal suo capogruppo, lascia le schede in bianco. A scuola lasciare in bianco significa quattro, evidentemente non si comprende che in questo frangente vi sono invece in ballo le sorti del Paese. Raddoppia i suoi voti Chiamparino (da 45 a 90) e molte schede sono nulle: qualcuno, molto responsabile, propone candidati come Trapattoni, Sofia Loren, Mussolini o… Rocco Siffredi.

19/04/2013

ore 14- Fumata nera anche per questa votazione. Molte schede sono bianche ed alcune persino “firmate”: sono stati votati anche Miuccia Prada e Versace. Il PD punta tutto su Prodi; il M5S afferma di voler continuare a sostenere Rodotà sino alla 25esima votazione e il PDL urla al golpe e chiosa: “Tutti, ma non Prodi”. Grillo propone un becero baratto: Rodotà per “aprire praterie sul governo” (cit.).  Scelta Civica boccia Prodi e si orienta sul ministro Anna Maria Cancellieri. La situazione è precaria; ormai si vive nella speranza che non venga imposto nessun nome, dal momento che, dalla prossima votazione, basterà la maggioranza  relativa (50 % più 1 cioè 504).

ore 19- La situazione non pare sbloccarsi. Prodi, proposto dall’amareggiato Bersani, riceve più di cento voti in meno rispetto al quorum, nonostante il numero dei votanti del Pd sia superiore a 504; Bersani parla di  tradimento. L’unica nota colorata del pomeriggio proviene dalla Mussolini che sfoggia una maglietta molto stilosa che reca la seguente scritta: “Il Diavolo veste Prodi”. Grillo continua a sostenere Rodotà e sembra sempre più convinto. Scelta Civica persevera nell’appoggiare l’ex prefetto Cancellieri, osservando che si tratterebbe di un presidente (la prima donna nella storia della Repubblica Italiana) di tutti, di una figura tale da impedire l’evidenza della sconfitta politica di qualcuno. Si continua a sperare e si confida nel fine settimana. 

20/04/2013

ore 13- Dopo le dimissioni di Bersani e della Bindi (pervenute al partito nella serata precedente), che segnano la fine di questa fase politica del Partito Democratico, l’aria che aleggia in Parlamento è di astensione. Il numero delle schede bianche raggiunge quasi il quorum. Tutte le fazioni politiche, tranne i grillini e SEL, tentano di convincere Napolitano ad accettare la rielezione.

ore 18- Votazione in corso. Giorgio Napolitano è il super favorito di questa sesta votazione, avendo accettato la candidatura, che può contare su 795 voti potenziali. Solo il M5S e SEL non approvano; Grillo vorrebbe dimostrare davanti a Montecitorio, sfogando la sua rabbia nei confronti della vecchia classe politica, e Vendola afferma: “Ha vinto Berlusconi”. 

ore 18.30- L’elezione del Presidente della Repubblica è avvenuta (Napolitano ottiene 738 voti); invero, sarebbe meglio parlare di rielezione. Giorgio Napolitano è il primo Presidente, nella storia dell’Italia,  ad essere stato rieletto: è infatti contemporaneamente l’undicesimo ed il dodicesimo Capo della Stato. Mentre la maggioranza parla di “grande giornata della democrazia”, i Grillini, in piazza, evocano il colpo di Stato. Lunedì, dopo il giuramento, sapremo qual è il pensiero di Napolitano.

12° Presidente della Repubblica Italiana

 

 

 

 

 

 

 

[box]Nome: Giorgio Napolitano

Luogo e Data di Nascita: 29 giugno 1925 (età 87), Napoli

Titolo di Studio: Università degli studi di Napoli Federico II. Laurea in giurisprudenza Honiris Causa ad Oxford

Partito: PD

Predecessore: Giorgio Napolitano.[/box]

 

 

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