• martedì , 16 Aprile 2024

Taizè, un concentrato di mondo

di Mario Grosso

L’estate è un’occasione per riposarsi e per conoscere gente nuova. Non esiste posto migliore per rispettare tutto ciò di Taize, in Francia. Un luogo gestito da una comunità di frères fatta nascere da frère Roges nel periodo della Seconda Guerra Mondiale come rifugio di guerra, poi diventata ritrovo mondiale in modo particolare per i ragazzi, senza escludere però le persone di tutte le altre età. Nel periodo che si decide di trascorrere lì (solitamente una settimana), si prega, si organizzano gruppi di riflessione e, soprattutto, si sta insieme.

Nel tempo trascorso a Taize si creano legami molto forti con altre persone provenienti da tutto il mondo, non solo dall’Europa, e si arriva a fine settimana che non si vuole più tornare indietro. Il luogo in sé offre numerosi centri di svago o anche solo di ritrovo: c’è uno stagno circondati da un vasto prato al fondo di una valle, ed essendo Taize in cima a una collinetta, c’è un sentiero circondato da alberi, molto silenzioso e ricco di vegetazione e di fauna. C’è poi una parte del paesino, chiamata Oyak, in cui c’è un grande bar, con a disposizione numerose bevande e numerosi cibi. Dalla parte opposta del bar un grande spiazzo, in cui ci ritrova solitamente la sera per stare in compagnia, stringere nuove amicizie e cantare qualcosa tutti insieme magari anche con l’accompagnamento musicale di eventuali strumenti che alcuni pellegrini si sono portati dietro. Infine, c’è la favolosa chiesa del posto, enorme. Singolare per forma e struttura, può essere divisa in varie sezioni abbassando delle persiane che sono usate come una sorta di muri.

Questi i punti di ritrovo principali, ma anche se non ce ne fosse nemmeno uno, la sola presenza di tutti coloro che partecipano al pellegrinaggio basta per vivacizzare non poco il luogo. E poi con la presenza di diverse nazionalità, Taize è anche l’occasione per imparare le diverse culture dei paesi non solo di tutta Europa, ma un po’ di tutto il mondo.

I pasti sono molto spartani, basati sull’essenziale. Lungo la settimana a ogni occasione è presentato un diverso cibo tipico ogni giorno di una diversa nazione, e sebbene la qualità del vitto a volte lasci un po’ a desiderare, è comunque sempre interessante provare le diverse culture del mondo.

Il programma giornaliero prevede la preghiera comunitaria tre volte al giorno, prima di colazione, prima di pranzo e dopo cena, ma non svolta nel solito modo, recitando il solito Padre Nostro o la solita Ave Maria. A Taize si canta. Si canta tanto e in tutte le lingue del mondo, in modo che nessuno si senta escluso dalla preghiera, e che si possa ascoltare anche lingue diverse dalla propria.

Mentre al mattino sono organizzati piccoli gruppi di riflessione su vari argomenti decisi dal gruppo stesso o suggeriti da responsabili esterni, al pomeriggio è possibile svolgere lavori per la comunità, quali la pulizia, la cucina e la supervisione in generale di tutto il campo. Una delle cose migliori di tutto ciò è che è tutto facoltativo, e nessuno è obbligato a svolgere nessuna di queste attività.

Poi se proprio qualcuno non sa cosa fare lungo la giornata, il territorio circostanze offre numerosi posti per svolgere passeggiate in mezzo alla natura o per visitare i paesi attorno, notiper i loro centri storici (Cluny ad esempio, famoso per la sua abbazia).

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