• giovedì , 18 Aprile 2024

L’arte del già visto

di Giulia Lio

Negli ultimi anni si sta affermando nel mondo cinematografico una nuova moda, quella dei remake con diversi film di animazione che vengono riproposti sul grande schermo sotto forma di live action.

Il primo remake risale al 1996, si tratta del film di Stephen Herek “La carica dei 101 – Questa volta la magia è vera” con Glenn Close nei panni di Crudelia De Mon. Questa pellicola ebbe un discreto successo ma la strada dei remake è stata nuovamente intrapresa solo nel 2010 con “Alice in Wonderland” di Tim Burton, con un brillante Jonny Depp nei panni del Cappellaio Matto e che ha incassato oltre un miliardo di dollari.

Proprio Tim Burton ha dato inizio alla ripresa dei grandi classici Disney. Infatti tra il 2014 e il 2018 si sono susseguiti sul grande schermo “Maleficent”, “Cenerentola”, “Il libro della giungla”, “La Bella e la Bestia” e “Mary Poppins”, un remake all’anno. L’apice di questo fenomeno, ormai diventato una vera moda, si è visto proprio quest’anno dove sono stati prodotti “Dumbo”, “Aladdin” e “Il re leone”, la cui uscita è prevista per il 21 agosto. Ma la Disney non ha alcuna intenzione di fermarsi. Infatti a ottobre potremo vedere il sequel di Maleficent (“Maleficent: Signora del Male”) e già nel marzo del 2020 sarà riproposto “Mulan”, la cui protagonista sarà interpretata da Liu Yufei. Sono stati annunciati anche i rifacimenti di “Lilli e il Vagabondo”, “La Sirenetta” e “Pinocchio”. Inoltre avremo uno spinn off per Trilly, uno per Crudelia De Mon, interpretata da Emma Stone, e molto probabilmente uno per Rose Red, sorella di Biancaneve.

Con questa lunga serie di remake stiamo assistendo al passaggio dall’animazione tradizionale, quella dei grandi classici Disney, al live action, che come possiamo notare non cerca di presentare nuove trame ma tende a riproporre le storie del passato riportandole sul grande schermo in chiave più moderna. Il boom del fenomeno dei remake però non è solo una semplice moda ma è legato specialmente a ragioni economiche. Gli incassi infatti sono sempre stati straordinari, superando il miliardo con “La Bella e la Bestia” e “Maleficent” e arrivando ai 347 milioni con “Dumbo”, nonostante il film non abbia ricevuto recensioni particolarmente positive.

Gli incassi dei remake, persino di quelli che non hanno avuto un grande successo, superano di molto quelli di “Lo Schiaccianoci e i 4 Regni”, l’ultimo film originale Disney ed è questa la vera ragione per cui la famosa casa cinematografica sta preferendo questa strada. C’è però il rischio che, continuando per questa via, il lato economico vada ad oscurare completamente la ricerca artistica che ha sempre contraddistinto i cartoni con marchio Disney, ognuno con la sua trama, i suoi sviluppi, i suoi personaggi e le sue ambientazioni uniche e originali. Con il mondo dei remake il cinema non va più a ricercare cosa si vuole dire, il messaggio che si vuole lasciare per poi scegliere la forma con cui comunicarlo ma inizia il suo lavoro proprio dalla forma, in questo caso quella del live action, per poi adattarla a un contenuto già esistente, senza appunto una particolare ricerca artistica.

Stiamo assistendo a un nuovo modo di fare cinema, dove non si cerca più una nuova storia ma si pone l’attenzione al modo in cui vendono reinterpretati i classici. È un mondo che richiama quello della tragedia greca, dove l’originalità non stava nella trama, che riprendeva i miti classici noti a tutti, ma nel modo in cui la vicenda e i personaggi venivano presentati. E come per la tragedia nel mondo dei remake abbiamo alcune proposte originali e interessanti, come per esempio “Maleficent” e Alice in Wonderland” che partono dai classici Disney per andare a reinterpretarli e risignificarli totalmente, e altri casi, come “Dumbo”, che invece risultano essere semplici fotocopie degli originali e dove la differenza sta solo nell’uso del live action.

di Isabella Origliasso

Da sempre la Walt Disney Pictures ha catturato l’attenzione di piccoli e grandi amanti dei cartoni animati, producendo film adatti ai bambini e ai genitori che li accompagnano. Storie travolgenti che spronano i bambini ad inseguire i propri sogni e alle bambine ad essere, in ogni modo, delle principesse. Per la gioia di tutti gli amanti del genere e delle persone cresciute con questi cartoni sono in arrivo nuovi film Disney, prodotti al computer. Dopo l’uscita nel 2019 di Il Re Leone e Aladdin la Company, diventata famosa per aver raccontato con i suoi cartoni animati le favole più belle di sempre, annuncia altri live action.

Da qualche anno infatti è in corso il remake dei classici Disney in forma di film con attori in carne ed ossa. Possiamo spuntare dall’elenco alcuni titoli usciti al cinema negli ultimi anni tra cui La Bella e la Bestia uscito nel 2017, Il Libro della giungla, uscito nel 2016 e Dumbo del 2019. Sappiamo poi con certezza che i prossimi live action Disney in arrivo raccontano la storia di due principesse.

La prima è Mulan, di cui è stato già pubblicato il trailer; la seconda è la Sirenetta, di cui sono usciti i primi indizi sui possibili attori del cast. Entrambi questi film però hanno subito molte critiche: il primo perché i produttori hanno deciso di non mettere Mushu, il draghetto che nel cartone originale del 1998 aiuta Mulan nella sua avventura; il secondo perché alcuni fan non accettano il fatto che un’attrice nera possa interpretare il ruolo di Ariel. Non si tratta di una questione di razzismo, ma di fedeltà nei confronti di una favola del 1989, di cui gli amanti del genere vietano qualsiasi tipo di modifica.
I nuovi live action annunciati sono quelli di Hercules, Pocahontas, Atlantis e Il Gobbo di Notre Dame. Secondo le ultime news infatti la Disney sarebbe alla ricerca di un’attrice nativa americana che interpreti la protagonista Pocahontas, mentre vorrebbe dare a Hercules un taglio assai diverso rispetto al cartone animato originale, nonostante ci siamo già diversi dissensi.

Nel cantiere Disney dei remake dei classici ci sarebbero anche i film live action di Biancaneve e i Sette Nani, il primo cartone della Disney datato 1937, Lilo e Stich, La spada nella roccia e Pinocchio. Con questo genere di film viene dimostrato che in ognuno di noi ci sarà sempre un bambino amante delle storie, che solo una buona casa cinematografica può far uscire allo scoperto.

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