• venerdì , 19 Aprile 2024

La maturità della prof.ssa Micheletti

di Paula Carballo e Mariano Piazza

La professoressa Chiara Micheletti offre al Salice il suo punto di vista sulla Maturità 2021 che si avvicina sempre di più. Ecco di seguito le sue risposte alle nostre domande.


Come ricorda la sua maturità?
Ho un ricordo molto positivo, era una maturità in cui c’era una buona componente di fortuna. Inoltre per certi versi era più semplice dal momento che non si portavano tutte le materie. D’altra parte, però, c’era l’incognita che derivava dalla commissione degli insegnanti che era esterna a parte un solo professore interno. Ciò che mi ha spaventato di più è stato il tema, ma in quella prova sono stata fortunatissima perché poco tempo prima della maturità comprai un libro sui Crepuscolari e la traccia dell’elaborato scritto era proprio su di essi.

Come avrebbe strutturato la maturità quest’anno?
Avrei abolito le prove scritte, poiché non ci sarebbero state le condizioni adatte per svolgerle; sarei arrivata allo stesso compromesso stabilito quest’anno, cambiando qualcosa sull’elaborato scritto. Però sono comunque soddisfatta riguardo al compromesso raggiunto.

Cosa perdono i ragazzi?
I ragazzi perdono sostanzialmente il confronto con delle prove scritte che misura in maniera oggettiva le abilità del singolo, dal momento che il maxi orale è meno completo rispetto a una prova scritta ed è un peccato che i ragazzi non possano affrontare questo scoglio. Il maxi orale è una buona soluzione, ma è pur sempre un compromesso, come lo è, allo stesso modo, la DAD.

E cosa guadagnano?
Guadagnano in serenità poiché al maxi orale sei di fronte ai tuoi professori e perciò sei giudicato da persone che hanno seguito il tuo percorso scolastico. In questo modo ci sono meno variabili e i ragazzi sono aiutati molto da questa modalità. Sinceramente manterrei anche nei prossimi anni questa commissione composta da tutti membri interni escluso il presidente della commissione che è esterno.

Come reputa la scelta attuata in alcuni paesi di abolire la maturità?

È meglio svolgere un maxi orale piuttosto che annullare l’esame dal momento che l’esame è veramente un bel momento, poiché è l’unica e anche ultima occasione in cui riesci a spaziare a 360 gradi su tutte le materie. Quest’anno viene a mancare a livello tecnico una verifica riguardo alla matematica, ma tuttavia l’esame proposto lascia grande spazio alla creatività e mi piace molto questa apertura all’interdisciplinarità che è valorizzata molto di più rispetto all’anno scorso.


Cosa pensa riguardo allo spazio che viene lasciato al PCTO?Nell’articolazione del colloquio è una parte che viene pesata come le altre, l’attenzione a tutto ciò che c’è dietro, a come si arricchisce personalmente il percorso è molto importante. E’ sicuramente un valore aggiunto, anche perché una delle migliori caratteristiche della scuola è proprio l’offrire tante possibilità di crescita che spaziano anche molto al di là delle materie. Sta poi a ciascuno far emergere tutto ciò che ha guadagnato nel percorso e quindi quanto ha investito nel progetto:


Dalle voci di corridoio qual è la sensazione diffusa tra i prof per questa maturità?
Voci di corridoio ne abbiamo purtroppo poche perché la sala professori è stata frequentata poco. Però inizialmente tra di noi si auspicava uno scritto: questa tipologia di prova permette d confrontare competenze diverse rispetto al colloquio orale. Guardando poi alla situazione attuale con le problematiche relative alla sicurezza e alla serenità per lo svolgimento dell’esame si è trovata questa soluzione comunque accolta bene.


Che significato ha per lei la maturità?
La preparazione di qualsiasi esami richiede di fare sintesi e una buona dose di impegno. E’ sempre un confronto con un ostacolo, è un momento significativo di crescita. La maturità in particolare è speciale proprio perché richiede di fare sintesi sul proprio percorso culturale a trecentosessanta gradi, cosa che poi negli esami universitari è molto parziale. E’ un’occasione unica e molto significativa per questo, non ci sono altre prove paragonabili.


Un messaggio per i maturandi di quest’anno?
Vorrei dire di non lasciarsi scoraggiare da questa situazione, di riguardare a tutti gli anni passati a Valsalice, a tutte le esperienze vissute, incluse quelle particolari del quarto e quinto anno. Cercare di chiudere questo percorso liceale dando la giusta importanza a questo momento con il dovuto impegno e serietà. E di essere contenti di essere valutati da persone che hanno un affetto nei loro confronti e che hanno potuto apprezzare il cammino di crescita; di mettere via l’ansia perché verrà fuori tutto ciò che hanno costruito. Infine di non sminuirlo perché a posteriori viene rivalutato perché è la fine di un percorso, dargli la giusta importanza.

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