[box] Un pareggio scoppiettante per il secondo match del Triennio
di Edoardo Marengo e Marco De Benedetti[/box]
Marcatori: 5’pt Anselmi(cl), 10’pt Mammola(cl), 15’pt Simeoni(sc), 5’st Viarengo(sc), 15’st Pischedda(cl), 22’st Mammola(cl), 23’st Verino(sc),24’st Anselmi(cl), 27’Marocco(sc), 31’st Verino(sc)
2 cl AB: Grappolo; Vallarino, Monaco, Terzolo; Mammola, Pischedda, Pieretti; Anselmi
4 sc A: Mazza; Iattoni, Verino, Redoglia; Marocco, Simeoni; Viarengo
Arbitro: Di Ciaula
Ammoniti: Pischedda
Espulsi: nessuno
Nessun prigioniero in un match dove le due squadre si sono battute fino all’ultimo senza esclusione di colpi, onorando col proprio sudore la storica rivalità classico-scientifico.
Sin dall’inizio i ritmi sono elevati, con la 4 A che, nonostante l’uomo in meno, sa mettere in difficoltà la difesa dei grecisti. Questi sono però capaci di resistere e di proporsi all’attacco con rapidi contropiede stile Achille piè veloce. Proprio da uno di questi nasce la prima rete: un gran tiro dalla distanza di Anselmi, che dà inizio al momentaneo dominio della sua squadra. Con un nuovo contropiede Mammola sigla poi il 2-0. Il tremendo uno due risveglia i pitagorici, che accorciano le distanze grazie a una zampata del capitano Simeoni.
Il primo tempo si chiude così sul 2 a 1, con un classico determinato e compatto e lo scientifico sempre vivo: l’aspra contesa si risolverà solo nel secondo tempo.
La pausa permette infatti alla 4 A di elaborare nuove geometrie proibite alle menti classiche. La partita riprende vivace e il pareggio non si fa attendere. Ferito nell’onore, il classico torna alla ribalta guidato dal suo capitano Pischedda, imponendo il 3-2.
Di qui in poi, gli animi si accendono definitivamente, dando vita ad un entusiasmante susseguirsi di razzie da ambo le parti, non senza vittime: Mammola sfoggia una caparbietà degna del prode Leonida quando, trafitto Mazza per la doppietta personale, pur assalito da crampi feroci, torna nell’arena a sostegno dei fratelli. Difatti, nell’arco degli ultimissimi minuti assistiamo ad una vera e propria “bagarre” che ha gonfiato il risultato finale con ben 5 gol.
Proprio allo scadere la 4 A riesce a compiere l’impresa di recuperare 2 gol in una manciata di minuti, impartendo ai classicisti, pur trovandosi in inferiorità numerica, una sonora lezione di umiltà.