Johann Sebastian Bach
Concerto per violino in la minore BWV 1041
Concerto per violino e cembalo in la minore BWV 1060
(trascrizione di Ottavio Dantone del Concerto per due cembali BWV 1060)
Concerto per violino in mi maggiore BWV 1042
Concerto per cembalo in la minore BWV 1053
26 novembre 2012; 20:30 – Auditorium Giovanni Agnelli, via Nizza 262/73
Accademia Bizantina
Ottavio Dantone: direttore e cembalo
Viktoria Mullova: violino
Ancora una volta l’associazione Lingotto Musica organizza uno dei concerti che sarà sicuramente tra i più affascinanti di tutta la stagione piemontese. Sia per il programma che per gli interpreti.
I concerti per violino ed orchestra di Bach sono un apice assoluto della musica barocca. Egli nel comporli guardò sicuramente ai modelli di un altro grande compositore italiano: il veneziano Antonio Vivaldi il cui virtuosismo ( soprattutto violinistico) era celebre in tutta Europa. J.S. Bach infatti realizzò tutti i suoi concerti con una struttura a tre movimenti (Allegro; Adagio; Allegro) che fu nel Barocco la forma canonica delle opere concertistiche. La genialità di Bach fu nel saper rinnovare il linguaggio musicale senza slogan rivoluzionari, strappi con il passato o disprezzo per il presente, ma attraverso un costante e profondissimo studio di tutta la musica che secoli di storia gli offrivano. Senza dubbio uno dei frutti più maturi di questa fecondissima analisi furono i suoi concerti per violino e orchestra composti tra il 1717 e il 1723. Le fonti storiche ci dicono che ne scrisse una decina in tutto. Purtroppo, come un po’ per tutta l’immensa opera del compositore tedesco, ce ne sono arrivati in forma originale solo 3 e altre 2 trascrizioni per clavicembalo e orchestra che i più eminenti musicologi hanno ricostruito nella forma originale.
La prima sensazione che investe il fortunato ascoltatore di questi concerti è una pace assoluta. Non da intendersi sentimentalmente ma realmente, quando le nostre orecchie percepiscono l’armonioso succedersi di ogni nota sprigionata dal violino di Bach, ci invade impetuosamente un senso di perfetta corrispondenza con la musica ascoltata. Se poi proviamo ad impegnare per pochi istanti il nostro udito durante l’ascolto di uno qualsiasi dei concerti di Bach riusciamo facilmente a cogliere un altro degli aspetti più affascinati delle opere bachiane: ogni strumento dell’ensamble non è puro ornamento per l’accompagnamento del violino solo, ma ogni voce contribuisce con una propria melodia a creare la perfezione armonica del concerto. Bach grazie alle sue straordinarie capacità, concepisce ogni strumento sia come solista sia come una delle tante parti che creano la straordinaria unità armonica dell’orchestra
Ciò che però rende questo concerto imperdibile sono gli interpreti: l’accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone e Viktoria Mullova, una delle più grandi violiniste al mondo ed esecutrice di Bach. Artista dotata di un’incredibile versatilità (oltre che di una tecnica indiscutibilmente superba), nella sua attività discografica spazia dal modernissimo Sostakovic alle intramontabili sonate e partite di Bach passando anche dalla musica folk e quella contemporanea. E’ da notare che la Mullova possiede due violini che oggi hanno un valore incommensurabile: uno Stradivari (il nome dice tutto) e un Guadagnini, con cui abitualmente esegue Bach.
L’Accademia Bizantina nasce a Ravenna nel 1983 .Dal 1996 Ottavio Dantone e Stefano Montanari collaborano alla gestione musicale dell’ensemble, ricoprendo rispettivamente i ruoli di direttore musicale e di primo violino concertatore. Il fine artistico dell’Accademia, come recita la loro stessa presentazione, “quello di coniugare ricerca filologica e studio della prassi esecutiva su strumenti originali, con un’attenta e rispettosa lettura della partitura, come nella più nobile tradizione cameristica italiana. Rigore e raffinatezza di Dantone, energia ed estro di Montanari, entusiasmo e complicità da parte di ogni strumentista, si fondono insieme come le tessere di un mosaico bizantino, rendendo l’Accademia uno dei più raffinati e vivaci ensemble di musica antica presenti oggi sulla scena internazionale (www.accademiabizantina.it)”.
Saranno loro a rendere questo concerto un evento indimenticabile per il pubblico torinese che avrà la possibilità di ascoltare uno dei più compositori attraverso l’arte dei più grandi musicisti.
Proponiamo l’ascolto del Allegro del primo concerto (BWV 1041)