“Combattiamo all’infinito. Combattiamo senza curarci di quanto ci costa, delle sconfitte che incassiamo, dell’improbabilità del successo. Combattiamo fino all’ultimo respiro. Non è una questione di coraggio. L’incapacità di arrendersi è un dato caratteriale. Forse è semplicemente stupida fame di vita.”
Limitare o stimolare il desiderio?
Per rispondervi cito Teresa di Lisieux: “Dio mi ha dato la grazia di non crearmi mai illusioni su ció che avrei incontrato”. Non limitare il desiderio, ma neanche proiettarlo su quanto è fuori dalla nostra portata. Piuttosto, educarlo.
Per lei, quando inizia la filosofia?
La filosofia è un modo molto semplice per rispondere a quesiti molto difficili. Inizia quando l’uomo si chiede chi è e perché sta al mondo.
Nella sua lezione ci ha parlato da filosofa o da persona?
Né ho la presunzione di autodefinirmi filosofa latrice di verità universali, né tantomeno l’ipocrisia di negarvi che il buon relatore deve guidare con sicurezza gli ascoltatori con tesi ottenute attraverso accurate ricerche. Solo così è possibile un’autorevole condivisione.
Corrente filosofica di riferimento?
Mi trovo concorde con il metodo fenomenologico fondato agli inizi del Novecento da Husserl. All’interno di esso figurano non solo filosofi ma anche scienziati, psicologi, giuristi e altri, tutti accomunati dalla fiducia in un metodo che rispetta la libertà, rifugge estremismi ed è applicabile ai vari campi del sapere, permettendo così di stare al mondo in maniera consapevole.
In che modo, secondo lei, la filosofia si rapporta con fede e scienza?
L’immensità del dibattito è tale da richiedere una lunga trattazione. Tuttavia cercherò di condensare il tutto in poche battute: tra fede e filosofia, come consolidato dai grandi pensatori della tradizione, non c’è contrasto ma coesistenza. Il filosofo ha una fiducia non teologica nella realtà: se poi è anche religioso, trova in Dio tutte le risposte. Per quanto concerne invece la scienza, a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, la filosofia, che fino ad allora era un tutt’uno di fisica e metafisica, ha iniziato a vedersi sottratte via via le competenze di tipo quantitativo. Dell’antica gloria ora le restano solo la logica e la morale, mentre nostalgica guarda a ciò che prima le apparteneva e la rendeva grande.