• mercoledì , 24 Aprile 2024

Semplicità e concretezza

La visita del Papa a Rio de Janeiro  per la GMG (Giornata Mondiale della Gioventù) ha polarizzato l’attenzione dei media e in particolare della rete Internet. Girovagando tra le notizie, subito emerge l’evidenza attribuita alle tematiche organizzative e in particolare al problema della sicurezza.
E’ descritta una precisa contabilità delle risorse in campo: 90 tiratori scelti, 1500 agenti di polizia, 7000 militari, 240 guardie del corpo, 8 auto blindate  con agenti federali, elicotteri, aerei.
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Vengono riportati commenti specializzati come quelli dell’attentatore di Papa Wojtyla, Ali Agca, il quale ritiene che “Francesco è vulnerabile come un parroco”.
Viene evidenziato il clima di massima allerta, motivato dal fatto che la Curia non è riuscita a convincere il Papa a non rinunciare all’auto blindata e quindi a uno stretto contatto con la folla, o a rinunciare ai fuori programma come quello di sabato sera quando ha visitato a sorpresa Santa Maria Maggiore per chiedere la protezione mariana sulla GMG.
La paura sembra coprire un ruolo di primo piano nella rappresentazione mediatica dell’evento, gettando, forse, un po’ d’ombra sul suo senso profondo:  far conoscere ai giovani il messaggio di Cristo e la sua testimonianza di Amore.
L’Amore richiede coraggio, fiducia, speranza; argomenti questi che non possono essere espressi attraverso la barriera di un’auto blindata, significato questo che Papa Francesco intende testimoniare attraverso dei simboli concreti che valgono più di mille parole: il primo, la rinuncia all’auto blindata e la sua volontà di andare tra la gente, dimostrando che non bisogna avere paura perché c’è qualcosa di più importante ed assoluto, che trascende ogni cosa e che va oltre la nostra stessa vita.
Il secondo, portare il proprio bagaglio a mano sull’aereo che lo condurrà in Brasile: in fondo ognuno deve portare il proprio fardello o la propria croce, e in questo siamo veramente tutti uguali.
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Due semplici immagini, queste, che la gente capisce, condivide, che incuriosiscono e creano aspettative forti.
Raccontare il messaggio di Cristo non significa essere imprudenti o non adottare un sistema di sicurezza adeguato, o pensare che un signore vestito di eleganti abiti bianchi e gioielli possa aggirarsi nelle favelas con fare distratto senza incorrere in grossi rischi, ma significa soffermarsi su ciò che è veramente importante: l’Amore che dovrebbe guidare le scelte, il senso da dare alla propria vita, l’esistenza di valori assoluti che nessuno può annientare.
I sistemi di sicurezza sono uno strumento, non un obiettivo, pertanto non devono essere sfoggiati: sono un rimedio estremo e non un elisir di vita. Devono essere discreti, e se non se ne può fare a meno, dovrebbero rassicurare e non terrorizzare. Meglio focalizzarsi su messaggi semplici e potenti come il tweet del Papa alla partenza: “Sto arrivando in Brasile tra qualche ora e il mio cuore è già pieno di gioia perché presto sarò con voi a celebrare la 28° GMG”.

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