Uno degli artisti più geniali di sempre, paroliere e compositore dei Pink Floyd, polistrumentista all’occorrenza cantante, compie settant’anni, dopo una carriera coronata da successi, sia in gruppo sia come solista.
George Roger Waters nasce il 6 settembre 1943 a Great Bookham, in Inghilterra, figlio del sottotenente Eric Fletcher Waters, morto nella battaglia di Anzio quando l’artista aveva appena 5 mesi. Trasferitosi a Cambridge per motivi di studio, Waters conobbe i suoi futuri compagni di gruppo: il leader Syd Barret e il chitarrista David Gilmour, ai quali si aggiunsero Richard Wright e Nick Mason. Insieme fondarono i Pink Floyd, una delle band più importanti degli anni 7o-80, ispirandosi a due chitarristi blues, Pink Anderson e Floyd Council.
Dopo il ricovero per tossicodipendenza di Barret, Waters, nel ruolo di bassista, divenne il leader e il compositore della band, firmando, praticamente da solo, album celeberrimi tra i quali Animals e il più famoso The Wall.
Il distacco con la band avviene nel 1985, ma la carriera di Waters non si arresta: continua a sfornare album in collaborazione con artisti famosi tra i quali vi è anche Eric Clapton e ad allestire splendidi concerti live, nonostante l’età.
Viene considerato uno tra i più grandi parolieri di sempre nella storia della musica insieme a Neil Young e a Bob Dylan. I suoi testi, accompagnati al sound del rock psichedelico, sono incentrati su riflessioni filosofiche e profonde analisi della società del suo tempo, mentre nel periodo da solista si avventura con più decisione nel campo politico, criticando George Bush e Tony Blair per l’intervento in Iraq, e in campo religioso, schierandosi contro “chi usa la religione per sostenere la guerra nel mondo, perchè non era questo che Cristo voleva insegnare”.
Un artista che quindi non compone musica e testi fini a se stessi, bensì sempre attenti alle problematiche sociali, politiche e religiose, che ha il coraggio di prendere posizioni anche forti per difendere i propri ideali, sempre all’insegna del rock.