Don Walter, direttore della rivista per ragazzi “Mondoerre”, ha tenuto un’interessante conferenza sui social network in sala audiovisivi. Ha iniziato con un breve racconto sui passaggi dalla macchina da scrivere ai computer e ci ha spiegato come “la scatola magica” abbia sostituito, archivi e biblioteche. Successivamente non venne utilizzato solo per questo, ma anche per mettere in comunicazione persone situate in posti diversi del mondo, formando così quelli che vengono chiamati social network . Uno dei primi social fu “Second Life”. Gli adulti pensano che permettendo ai ragazzi di utilizzare un telefono personale siano più al sicuro così da poter chiedere aiuto in caso di problemi. Invece il vero pericolo è rappresentato dalla navigazione in internet che apre a mondi sconosciuti e pericolosi. Per esempio il social “Facebook” presenta gravi rischi perché, senza saperlo, si possono incontrare persone che falsificano la loro identità per scopi personali. Partendo da semplici informazioni come: abitudini, indirizzo, età e sesso per finire nell’illegalità diffusa della pedofilia. Molti ragazzi pensano di non essere nessuno solo perché non hanno amici su facebook e pur di averne accettano l’amicizia di sconosciuti . Mark Zuckerberg inventore di facebook è diventato ricco grazie alla pubblicità. Se io scrivo sulla mia pagina mi piacciono i cavalli , vengono messe pubblicità riguardanti i cavalli che potrebbero interessarmi. Questo moltiplicato per il miliardo duecento milioni iscritti . Infine abbiamo navigato un sito che si titola www.sicurinrete.it che spiega quali sono i pericoli in cui si può incorrere sul web come, cyberbullismo o l’ incontro di gente con false identità.