• mercoledì , 24 Aprile 2024

POS…sibile un mondo senza denaro?

Il POS (Point of sail) è divenuto obbligatorio per tutte le attività lavorative. Questa piccola macchinetta costerà ad un artigiano o ad un’azienda non solo come strumento da acquistare, ma come perdita di incassi dato che le operazioni del POS stesso passano tutte tramite transizione bancaria pagata dallo stesso imprenditore, detratta dal pagamento di ogni singolo prodotto venduto con un versamento del 2% su ogni prodotto venduto.

pos

Per esempio, se un’azienda ottiene un profitto di circa 100.000 euro all’ anno essa avrà una spesa media annua tra i 2478 e i 2608 euro di sola transizione bancaria a seconda però che venga usato il Pos cordless o il Gsm. Questo non solo limita le possibilità di guadagno delle imprese già strutturate, ma colpisce quelle piccole imprese che stanno sopravvivendo, perché già schiacciate dalla incombente pressione fiscale e dalla crisi.

La norma è stata approvata per fronteggiare l’evasione fiscale e permettere così allo Stato di monitorare tutte le spese di ogni cittadino. La soglia da cui parte l’ attivazione obbligatoria del POS è di 30 euro a salire. La norma risulta però imperfetta perché ha l’obbligo del possesso dello strumento, ma non sono previste sanzioni di alcun genere per chi non possiede o non adopera il POS. Infatti è sufficiente fare un veloce sondaggio fra liberi professionisti, artigiani, commercianti, gestori di bancarelle… per rilevare che la stragrande maggioranza non acquisterà il POS proprio per evitare  l’ ingente spesa del nuovo sistema di pagamento.

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Tuttavia questa non è l’unica ragione per cui la norma viene lecitamente trasgredita, con l’autorizzazione legislativa, infatti l’opposizione a questa norma è anche data dal fatto che, principalmente nei paesi e nelle periferie delle grandi città, il pagamento è ancora molto legato al contante: la carta moneta è un bene visibile e tangibile, mentre bancomat e carte di credito sono un sistema virtuale, che non permettono alla persona di rendersi pienamente conto, in tempo reale, di quanta disponibilità liquida abbia sul proprio conto corrente bancario… trovarsi improvvisamente il conto in rosso non è poi così raro nella statistica degli acquirenti.

Risulta difficile pensare ad un mondo in cui il denaro possa sparire dalle mani del proprietario per divenire semplicemente un dato inserito in un computer, ma questa sembra essere la strada-maestra, che le potenze occidentali hanno deciso di percorrere.

Urge però riflettere sul fatto che può risultare un serio problema che il denaro non sia più fisicamente tra le mani del suo legittimo proprietario: dato che nel concreto il denaro viene gestito non più da quest’ultimo, ma dalla Banca, che, in definitiva, risulta comproprietaria del concorrentista e, in pratica, diventa impossibile risparmiare poiché il denaro è in perenne movimento e in perenne tassazione.

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