L’era digitale, con le sue nuove tecnologie e i suoi social network, ha coinvolto e stregato miliardi di persone. Smartphone, tablet e computer sono diventati una componente essenziale nella vita quotidiana di ognuno e ciò ha influito anche sulle abitudini e sulle relazioni fra le varie persone.
Una chiacchierata seduti in un bar è stata sostituita da una videochiamata e un bacio da un emoticon mandata su Whatsapp. Ma è davvero così formidabile l’avvento di questi nuovi strumenti?
I rapporti vengono vissuti in maniera completamente diversa: ci si sente coinvolti come se la persona con cui stiamo parlando si trovasse esattamente davanti a noi. Eppure, quando alziamo lo sguardo dallo schermo, siamo soli.
Le nuove generazioni vedono nella tecnologia un modo per poter essere quello che desiderano, una modifica ad una foto e un messaggio mandato su Facebook rendono più sicuri proprio perché si sfugge al contatto diretto. Ma rende anche tanto apatici. Milioni infatti sono le relazioni che nascono e si sviluppano su internet: si ride, si piange, si confidano segreti tutto davanti allo schermo di un telefono o di un computer così da non dover mostrare all’altro la parte più vulnerabile di se’.
Internet coinvolge anche i più piccoli: non più giochi nei parchi o nelle piazze ma sfide online con il compagno che abita a due metri di distanza. Non più inseguimenti per locali o bar alla ricerca dell’amata ma contatti Facebook che rendono semplice l’approccio. Ma sono proprio i rapporti costruiti con fatica che superano ogni ostacolo e durano nel tempo. L’amore ai tempi di internet è quindi molto meno personale ed intimo ma è anche una forte limitazione della propria personalità. Come può un monitor sostituire una vita vissuta a pieno, il rossore causato dall’imbarazzo, una corsa fatta a perdifiato o il calore che solo un abbraccio sa dare? I momenti, le emozioni provate con intensità sono cose che non serve salvare nella cronologia del proprio cellulare perché restano impresse nella mente per tutta una vita.