• martedì , 23 Aprile 2024

Garanzie a quattro zampe

Gli animali domestici (in modo particolare i cani), negli ultimi anni, hanno acquisito numerosi diritti dei quali in passato non godevano. Recentemente è stato dichiarato che, su 220 alberghi presenti nella città di Torino, 160 ammettono l’ingresso degli amici dell’uomo (alcuni fra questi non hanno neppure imposto limiti di taglia oppure aumenti nel prezzo del soggiorno).

Dal 2011, anno in cui è entrata in vigore la legge sulla tutela degli animali, è diminuito il numero di bar e di ristoranti che non ammettono la presenza degli amici a “quattro zampe”. Nella città di Torino sono rimasti solamente i locali storici come “Il Cambio” ad imporre infatti dei divieti e dei limiti che non offrono agli animali quasi i medesimi diritti degli uomini.

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Il comune di Torino ha imposto delle Norme che garantiscano ai cani il diritto di entrare con i propri padroni in negozi e locali a meno che questi non abbiano motivi igienico-sanitari.

Il titolare dell’agenzia Held Eventi, Davide Pellegrino, ha dichiarato che “Gli amanti degli animali non vogliono sentirsi tollerati ma benvenuti”. Egli sta pertanto raccogliendo in un’agenda, “Orientatico”, i riferimenti di tutti i locali dove gli “amici di casa” sono i benvenuti. Per il momento il numero di negozi i cui nominativi sono nell’Orientatico si aggira intorno alla trentina. Pellegrino ha sostenuto che sia un numero alquanto basso considerando il fatto che ha fatto visita a molteplici negozi.

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Nei progetti di Pellegrino c’è la creazione di Shopping a 4 zampe, “un circuito di negozi e attività che si distinguano per la loro caratteristica pet welcome e guardino a chi ha un cane o un gatto come a un cliente su cui puntare”.

La nostra città sta iniziando a dare maggiori diritti agli animali anche per altre occasioni. Negli ultimi anni il Comune ha deciso di “silenziare” persino i fuochi d’artificio per dare meno disturbo a uccelli selvatici e animali domestici, il livello di sensibilità è tra i più alti d’Italia.

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La politica animal friendly, insomma, funziona; ma, nella migliore tradizione piemontese, non è pubblicizzata. “All’estero avere un occhio di riguardo verso gli animali è considerata una marcia in più e per il turismo sarebbe davvero un ottimo biglietto da visita, ma i torinesi sembrano non farci nemmeno caso”.

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