Dopo l’intervista alle tre professoresse Sardi, Scaletti ed Ellena, è la volta di tre prof. giovani del Biennio
Professor Fanelli
Qual era il suo sogno da bambino?
“Ai tempi delle elementari volevo diventare topografo, in seguito pensai ad una carriera musicale in Conservatorio, ma presto capii che il mio destino era l’insegnamento: già al liceo davo ripetizioni ai miei compagni. L’approccio universitario alle stesse materie che avevo studiato negli scorsi anni generò in me alcune incertezze e credetti che fosse meglio dedicarsi ad un’attività di ricerca. Nella stessa settimana affrontai sia l’esame di abilitazione all’insegnamento sia quello da ricercatore. Alla fine decisi per l’ insegnamento”.
I suoi passi nell’insegnamento
“Io insegno. Insegnavo ai miei compagni d’ università e insegno ora ai giovani studenti del biennio del Liceo Classico Valsalice. L’esame di abilitazione all’ insegnamento andò bene e così decisi di intraprendere questa strada”.
Professore Garino
Il suo mestiere da bambino
“Adoravo le costruzioni e sognavo di diventare un costruttore di aerei. Amavo gli aerei di guerra ma decisi di abbandonare questo sogno. Mi rimase una grande passione per lo spazio”.
I suoi inizi
“Dopo avere iniziato un dottorato in fisica cosmica in Germania iniziai a pensare all’insegnamento e me ne appassionai. Così cominciò la mia carriera come professore”.
Professore Rubiolo
Sempre e solo insegnante?
“Fin da giovane ho sempre avuto un forte desiderio d’indipendenza. Ho iniziato quando ancora studiavo in un Mc Donald’s, Successivamente intrapresi un lavoro di Import Export ma presto capii che non era quello il mio destino”.
Perchè proprio il professore?
“Avevo bisogno di maggiore contatto umano così decisi di lasciare il lavoro d’ufficio e andare a insegnare. Il mio desiderio di maggiori rapporti personali era forte così capii che dovevo svolgere un lavoro che soddisfasse questo requisito”.