• giovedì , 28 Marzo 2024

I disastrosi dieci

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a cura di Beatrice Borio, Sofia Boetti, Rebecca Faioni, Laura Lijoi, Giulia Demaria, Vincenzo Aquino, Tommaso Donna, Luca Scavino, Diego Venturini

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Disastri economici, crac, collassi aziendali, scandali finanziari, elusioni fiscali, positività all’antidoping o semplici scivolate pubbliche che espongono al pubblico ludibrio… sono queste le notizie che ogni giorno deflagrano nelle nostre orecchie. In pratica dolorosissimi autogol, a cui contribuiscono molte persone.

Abbiamo dunque scelto per voi  “I DISASTROSI DIECI “

1 Al primo posto troviamo un caso che tiene d’assedio da giorni le prime pagine dei nostri giornali. Stiamo parlando della WOLKSWAGEN. I numeri di questo scandalo sono scioccanti: sembrerebbero 11 milioni le auto coinvolte in tutto il mondo con i dati di emissione dei fumi contraffatti. Parlando di soldi, il gruppo Volkswagen ha perso il 18,6% in borsa, circa 20 miliardi di euro in pochissime ore. Oltre alle perdite è prevista per l’azienda una multa da 18 miliardi di euro da parte degli Stati Uniti d’America e si attendono ancora notizie su possibili sanzioni dall’Europa. Parlando di truffa: il software che controlla il motore 2000cc della Volkswagen avrebbe oscurato l’alto tasso di emissioni delle auto. Tutto il mondo rimane sorpreso ed amareggiato nel vedere una delle più grandi case automobilistiche tanto in difficoltà e ci si chiede se mai fallirà. Il suddetto gruppo controlla inoltre, oltre al proprio marchio, anche  Audi, Seat, Skoda, Bentley Bugatti, Lamborghini, Porsche e Ducati. L’azienda dà lavoro a oltre 6000 000 persone e il governo tedesco è uno dei suoi maggiori azionisti. Quindi se ve lo state ancora chiedendo, non potrà mai fallire…

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2 Al secondo posto abbiamo un caso che ha toccato tutto il mondo. Nell’ambito del forte flusso migratorio verso l’Europa che si sta registrando in questi giorni da parte di intere popolazioni in fuga da guerre e povertà, è nota la vicenda della reporter e cameraman ungherese Petra Lazlo, dipendente dell’emittente televisiva locale. La giornalista si è recata a Roske, in Ungheria, per riprendere la fuga dei profughi ed è stata filmata da un collega tedesco mentre faceva lo sgambetto volontariamente a un migrante con un bambino in braccio. In un’altra ripresa la reporter è stata ripresa addirittura mentre tira calci ad una bambina. A seguito di ciò è stata immediatamente licenziata.

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3 Il crac della Parmalat fu il più grosso caso di bancarotta fraudolenta privata in Europa, esploso nel 2003. L’azienda di Parma lasciò un debito di 14 miliardi di euro danneggiando tutti i piccoli azionisti. Il meccanismo venne messo in piedi da Callisto Tanzi e funzionò per vent’anni. In sostanza il suddetto da un lato finanziava partiti e uomini politici, dall’altro questi ultimi lasciavano che ottenesse enormi prestiti dalle banche. Con i prestiti la Parmalat comprava anche altre aziende e poi nascondeva i passivi falsificando i bilanci. Processato e condannato due volte, sconta le pene agli arresti domiciliari nell’ospedale di Bologna. La Parmalat venne poi acquistata dal gigante lattiero-caseario francese Lactalis. Il curatore fallimentare ha stabilito che per un prestito di 140 milioni di euro la Deutsche Bank ne ha guadagnati 217 di interessi e le altre banche coinvolte in media hanno lucrato il 120% del capitale prestato.

                

 

4 Tutti conosciamo il gigante dell’arredamento IKEA. Da qualche anno ha deciso di cimentarsi non solo nel campo immobiliare ma anche in quello culinario. Ma non per tutti i prodotti è andata bene. Nel febbraio del 2013 l’Ikea ha bloccato la distribuzione delle sue famose polpette prodotte in Svezia. Si è scoperto infatti che invece di carne di manzo, come indicato sull’etichetta, per confezionarle veniva usata carne di cavallo. L’Ikea travolta dallo scandalo ha riferito che i prodotti erano stati preparati da un unico fornitore in Svezia per poi essere disribuIti in Gran Bretagna, Paesi Bassi, Portogallo e Belgio. In poche ore il colosso dell’arredamento svedese ha deciso di sospendere la distribuzione e la vendita delle polpette .

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5 La società che guadagnava troppo. Houston, Texas. La Enron nel 2000 gestiva affari e stabilimenti valutati 47,3 miliardi di dollari, tra i quali oleodotti e gasdotti lunghi 45 mila chilometri e 20 mila chilometri di reti in fibre ottiche. Il gruppo era attivo in oltre 40 paesi con 21 mila dipendenti e un fatturato di oltre 100 miliardi annui. Era il numero uno mondiale del commercio di energia ma in due anni andò in bancarotta. Fu il maggior crac della storia finanziaria. La causa?  La Enron aveva gonfiato i guadagni nei suoi bilanci in modo tale che le sue azioni in Borsa crescessero sempre, così come gli investimenti da parte di privati. Inoltre riuscì con falsi documenti a diminuire le perdite. In pochi mesi l’inchiesta fece sì che il titolo crollasse da 90 a 0 dollari in pochissimo tempo. Gli amministratori furono condannati a pene dai 18 mesi ai 24 anni. Ken Lay, presidente ed anche amministratore delegato a seguito delle dimissioni di John Skilling, morì d’infarto prima della condanna. Skilling, amministratore delegato e regista della colossale truffa finanziaria, sta scontando 12 anni di reclusione.

enron

 

6 In questi anni sono stati molti gli scandali in cui sono stati coinvolti calciatori ed atleti. Nel 2013 il marciatore Alex Schwazer viene squalificato per uso di doping per positività all’Epo pochi giorni prima delle Olimpiadi di Londra. Ancora oggi sta scontando la sua pena di tre anni e mezzo sui quattro chiesti dalla Procura antidoping del Coni. Se si pensa al danno di immagine per lo sport nazionale ed olimpico, i 42 mesi sembrano ben pochi. Anche Carolina Kostner, a quel tempo suo fidanzata, è stata squalificata  perché ritenuta complice del tentativo di elusione dei controlli dell’ex-fidanzato.

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Oscar Pistorius. Forse uno dei più famosi ed ammirati atleti paraolimpici di tutti i tempi, detentore di innumerevoli record nella sua categoria, orgoglio e motivo di ispirazione per molte persone vittime di malformazioni fisiche. Oscar Pistorius viene condannato a 5 anni di carcere con l’accusa di omicidio colposo per aver ucciso la fidanzata Reeva Steenkamp con quattro colpi di pisola proprio nel giorno di san Valentino

Oscar_Pistorius,_the_first_round_of_the_400m_at_the_London_2012_Olympic_Games

 

8 Il fallimento del Parma. E’ stato lo scandalo calcistico italiano dello scorso anno. I problemi erano iniziati nel maggio del 2014 con l’esclusione dall’Europa League dei Ducali nonostante l’ottimo posizionamento nel campionato appena concluso. Il tutto terminò, dopo una lunga agonia, nel luglio del 2015 quando l’associazione sportiva dichiarò il fallimento. Durante lo scorso anno si sono sussegguiti diversi presidenti (tutti più o meno credibili) alla guida del Parma senza risultati. La società è fallita ed è stata costretta a ripartire dalla serie D. I tifosi però hanno continuato a sostenere la squadra in tutte le partite e hanno battuto il record di abbonamenti per una squadra di serie D.

 

9 La Lehman Brothers Holdings, fondata nel 1850 , si occupava di servizi finanziari a livello globale. Il 15 Settembre 2008 la società  si è avvalsa del Chapter 11, una procedura che viene attuata in caso di bancarotta, annunciando debiti bancari per 163 miliardi di dollari con debiti obbligazionali per 155 miliardi di dollari e attività per un valore di 639 miliardi. Si tratta della più grande bancarotta statunitense .

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10 Per concludere, e non in bellezza, il 13 gennaio 2013 la nave da crociera “Costa Concordia” a seguito di un enorme squarcio nello scafo, si adagiava lentamente sul fondo marino dell’Isola del Giglio causando la morte di 32 persone. Tra i passeggeri solo paura e disperazione. Stessi sentimenti anche per la società Costa e la proprietaria Carnival, che proprio all’inizio della stagione da crociere crollò in borsa del 23%. Il naufragio ha avuto un impatto di circa 95 milioni di dollari. Dopo la tragedia il presidente della Costa si è dimesso dichiarando che, dopo aver avuto notizie del fatto, “si è sentito cadere il mondo in testa”.

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