• venerdì , 19 Aprile 2024

Ezio Bosso: un'emozione pura!

Pochi giorni fa a Sanremo è stato invitato il pianista, compositore e noto direttore d’orchestra torinese Ezio Bosso.

Suona il pianoforte ancor prima di imparare a scrivere; a sedici anni il suo debutto e l’inizio della frequentazione delle orchestre di tutto il mondo.

L’incontro con Ludwig Streicher segna la svolta della sua carriera da musicista, gli consiglia di andare a studiare Composizione e Direzione d’Orchestra all’Accademia di Vienna.

Purtroppo, nel 2011 deve sottoporsi ad un delicato intervento al cervello e poco dopo gli viene diagnosticata una malattia neurologica degenerativa, la SLA.

La malattia lo ferma per un po’, la musica però è più forte di tutto, e dopo un periodo di duro lavoro per superare la nuova condizione, ritorna a suonare, comporre ed esibirsi.

Affascina il pubblico, coinvolge, emoziona con le sue parole semplici, dirette e profonde.

Una forza della natura, un vero talento. I social impazziscono, il suo sito impossibile da visitare a causa degli innumerevoli tentativi di connessione. Per otto ore consecutive è stato Trend Topic su Twitter al primo posto.

La sua musica in pochi minuti ha scalato la classifica di iTunes con l’album The 12th Room.

Il titolo dell’album, prende il nome da un’antica teoria tibetana secondo la quale la vita è suddivisa in 12 stanze, e della prima dove si nasce si ha ricordo solo quando si raggiunge l’ultima, e da lì si potrà ricominciare.

Propone al pubblico Following a bird, uno dei suoi pezzi preferiti, racconta di averlo scritto dopo essersi perso ad inseguire con lo sguardo un uccellino in volo.

Perdere – dice – non è brutto, perdere può anche essere bello… perdere i pregiudizi, le paure, il dolore.

L’esibizione, in piedi al pianoforte è un inno alla vita, alla volontà, alla tenacia, le telecamere inquadrano le sue mani muoversi leggere sui tasti, la musica come per magia si diffonde e incanta.

Anche Bosso pensa che la musica sia magia, infatti i maestri d’orchestra come i maghi hanno la bacchetta… magica.

Stupisce quando dice che la musica, come la vita, si fa… insieme.

Noi esseri umani siamo bellissimi, ma spesso, chissà perché, tendiamo a dimenticarcene.

Grazie, Maestro!

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