Spesso, quando si finisce un libro, aumenta il desiderio di sapere come finisce la storia. Lo stesso si può dire delle serie televisive, che sono diventate le nuove letterature; non a caso molti libri si ispirano alle serie televisive, come in “Città in Fiamme”.
Infatti, a causa della digitalizzazione, c’è stato un enorme cambiamento del mercato editoriale: l’editoria sta riscoprendo la serialità, ovvero il “racconto a puntate”.
Già nel ‘800 nel mondo letterario si incominciava a parlare di serialità; non a caso autori come Dickens e Hemingway scrivevano un capitolo alla settimana con all’inizio un piccolo sunto di quanto successo nei libri precedenti. Questo invogliava chi leggeva a comprare tutti i libri.
Per scrivere regolarmente un capitolo non bisogna mai essere a corto di idee; per questo c’è bisogno dell’editing, una revisione del racconto da altre persone.
Oltre ai social network, strumenti come la suspence aiutano a mantenere un rapporto costante tra l’autore e il lettore. Grazie a questa relazione, mediante i feed-back, il lettore può aiutare il compositore a migliorare la storia. Oltre a ciò lo scrittore vede i costi diminuire e ha una grande libertà sulla grandezza dei contenuti. In aggiunta, i testi, contenuti in files, diventano più agevoli nella rilettura e più comodi nello scriverli.
Un altro protagonista che aiuta a mantenere costante questo legame è la sottotrama, trama che accompagna il lettore durante tutte le puntate.