Il 27 settembre 2019 giovani in tutta Italia e in tutto il mondo sono scesi in piazza per la Terra e il nostro futuro.
Alle 9.30 il monumento al traforo del Frejus svetta sopra migliaia di cartelloni per l’ambiente. Torino è paralizzata e dal cielo grigio si vedono mille colori su magliette, visi e disegni. Non solo liceali e studenti universitari, ma anche bambini delle elementari, professori e mille altri adulti di professioni diverse. Il cambiamento climatico importa a tutti. La Terra è di tutti.
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Verso le 10.20 il corteo di gente si muove, il Po e la Dora impallidiscono di fronte a questo fiume di persone, il cielo in risposta mostra un accenno di azzurro. Si passa per via XVIII Dicembre e poi si svolta in Via Cernaia. È impressionante la portata di questa manifestazione, tanto che la stessa Greta Thumberg, paladina di questa lotta, pubblica una foto sul suo profilo Instagram elogiando il capoluogo piemontese.
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Si canta per il pianeta, si urla incitando ad unirsi e in risposta il flusso aumenta ancora. Si arriva prima dell 11.30 in piazza Castello, dove si mostrano sempre più in alto i cartelloni, che attraggono per la simpatia seducente o per la struggente verità. Il significato però è uno: esiste un solo pianeta e siamo noi a doverlo salvare.
Non si ferma. Dalla residenza del primo re d’Italia si arriva in piazza Vittorio Veneto. Un secolo fa i giovani combattevano a Vittorio Veneto la prima guerra mondiale per la loro patria. Oggi, combattiamo per il nostro mondo.
I 50mila giovani di Greta a Torino per il futuro, pronti per salvare il mondo. Ecco il Friday For Future. Ed ora bisogna cambiare, è necessario evolversi. Riguarda tutti.