• martedì , 23 Aprile 2024

L’amore che non c’è

di Edoardo Musciacchio

Ognuno nella sua vita si è sicuramente innamorato. Ci si innamora della migliore amica, della ragazza che incontri per i corridoi di scuola, di colei con cui ogni giorno prendi l’autobus la mattina. Ci si innamora della propria collega di lavoro con cui ogni giorno si condivide l’ambiente lavorativo, della vicina di casa che hai visto per la prima volta alle riunioni condominiali o persino della propria cugina.

Questo è un amore che possiamo definire “normale” dove due persone si conoscono, si frequentano, si innamorano ed iniziano la loro relazione.

Ma c’è un altro tipo d’amore, il più crudele, quello che quasi uccide le sue vittime: si chiama amore non corrisposto.

“Di tutte le beffe che la sorte serba all’uomo, non ce n’è una più tremenda d’un amore non corrisposto”.

Parole semplici ma ricche di significato quelle dello scrittore russo Maksim Gorkij,  figlie probabilmente di un’esperienza personale, che mirano a chiarire un sentimento ben più complesso e tormentoso.

Si tratta dell’amore più doloroso per noi adolescenti. Quell’amore che puoi solo guardare, immaginare perché hai paura di avvicinarti e rivelare i tuoi sentimenti.

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Un amore soffocato che ispira lettere, poesie, canzoni, pensieri pieni di tormento e sentimento. I ragazzi purtroppo vivono tanti amori come quello di Dante con Beatrice, ovvero platonici, fatti solo di fantasie e sguardi fugaci.

Tutti, prima o poi, nella loro vita sono stati o saranno vittime di un amore unilaterale. Quest’amore, se così lo si può definire, è un amore che ti lacera il cuore ma continua imperterrito a crescere dentro di te. È quell’amore che ti illude, che ti spinge a fare progetti irrealistici frutti della tua immaginazione. È quell’amore che ti stimola a migliorarti, che ti fa sperare fino all’ultimo, fino a quando non ti dichiari, magari ricambIato da un lapidario “mi dispiace”

Succede a tutti, da quando si è adolescenti a quando si è anziani perché nessuno può decidere quando è l’ora di innamorarsi.

Si tratta inequivocabilmente di un amore condizionato, in quanto si fa di tutto per quella persona, ma si pretende qualcosa indietro. Se fosse amore incondizionato, al contrario, non ci interesserebbe il fatto di essere ricambiati o no, a prescindere da qualsiasi cosa si da, una persona darebbe il suo amore senza chiedere niente in cambio.

Dopotutto è come pensare al momento in cui si dà l’elemosina: nessuno chiede niente in cambio, fa semplicemente una donazione. L’amore, infatti, è come una donazione: si dà non chiedendo niente in cambio, ma per il semplice gusto di dare a qualcuno qualcosa che è solo nostro. Se poi ci viene reso qualcosa, allora si può parlare di un gesto che va oltre il semplice altruismo. Allora si parla di condivisione, di relazione, di sentimento, di unità.

Si sta male quando ci aspettiamo qualcosa che non torna indietro.

In amore bisogna essere in due ed una delle cose più dure nella vita, è vedere la persona che ami, amare qualcun altro.

D’altronde, come disse un grande scrittore: “Il rumore assordante che fa un amore non corrisposto può esser messo a tacere solo infrangendo il muro del suo no”.

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