• mercoledì , 24 Aprile 2024

Libro giusto al momento giusto

Se da una parte c’è chi non riuscirebbe a vivere senza il profumo di un libro nuovo e le pagine da sfogliare tra le dita, dall’altra vi è chi ha sempre considerato la lettura come un obbligo, un compito da rispettare. 

In seguito ad una puntigliosa indagine riguardo agli effetti e ai giudizi che questo passatempo provoca nelle menti di studenti e insegnanti è emerso chiaramente che la lettura non può essere imposta ma che, al contrario, deve nascere dalla volontà di ognuno per puro piacere personale

Dal confronto con i docenti stessi di Lettere del triennio, si è riscontrato che assegnare dei testi senza saper cogliere le emozioni e senza essere in grado di intercettare i gusti degli studenti è assolutamente controproducente e disincentivante. È dunque necessario informarsi sui generi e sulle tematiche più affini agli alunni, senza però scendere ad un basso livello di attribuzione, in modo da capire quali possano essere i punti di contatto più funzionali. Calibrare la lettura in base all’età è fondamentale. Spesse volte, infatti, capita che un libro letto in passato venga apprezzato solo in età adulta, poiché si maturano le conoscenze necessarie per comprenderlo. Conoscere generi letterari e autori diversi, ad esempio, permette agli studenti di diventare con il tempo lettori dotati di una consapevolezza sempre maggiore. Dare il libro opportuno al momento giusto pare perciò il compromesso fondamentale. 

Si è anche discusso riguardo ai criteri secondo cui vengono assegnate le letture e quello adottato dalla maggior parte dei professori è di confermare la teoria studiata nel programma. Gli autori prevalentemente selezionati sono Pirandello, in particolar modo “Il fu Mattia Pascal”, Svevo e D’Annunzio ma anche Dino Buzzati, maestro della narrativa, per poi passare a Pavese e Dostoevskij. Alcune opere come la Divina Commedia sono però così vicine a noi e intrise della nostra tradizione che conoscerle diviene essenziali per capirci a pieno. Talvolta quindi la lettura costituisce una necessità: le pagine dei grandi testi della letteratura devono essere sfogliate per cultura personale indipendentemente dal gusto personale. Proprio quest’ultimo è stato un ulteriore spunto di riflessione. Nonostante sia sempre molto soggettivo, non sembra inopportuno pensare che un libro che tratta della profondità dell’essere umano con le sue domande, le sue inquietudini e i suoi desideri più remoti possa facilmente incontrare il gusto di chiunque. 

L’aspetto che tuttavia ha messo d’accordo tutti i docenti è il fine ultimo di questa disciplina, ovvero andare alla ricerca di nuove dimensioni o di nuovi modi per approcciarsi a questo mondo.

Pareri raccolti da Marco Borini, Cecilia Bussi, Martina Carangella, Vittoria Cusato, Vittoria Garnero, Silvia Gilardi, Martina Lasagna, Matilde Marcucci, Camilla Stigliani

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