“La scuola è ottima nel momento in cui è funzionale al alla crescita della persona”.
Sono queste le parole di Don Maj nella predica della Messa del 2 ottobre nella basilica di Vezzolano.
In un ambiente di base romanica rivitalizzato nel gotico piemontese, le parole riecheggiano dando un nuovo volto alla scuola e al ruolo dello studente.
Consapevole, non passivo alla conoscenza trasmessa.
Studente che deve cogliere ogni aspetto positivo che gli viene proposto. Sapendo affrontare le difficoltà, i voti più o meno positivi. Sapendo ridere e scherzare, mettendosi in gioco non solo con i compagni, ma anche con i professori.
E il messaggio è stato recepito e vissuto al meglio in tutta la giornata. Nel modo in cui è stato affrontata la spiegazione del luogo visitato. Nel modo in cui si è ascoltato.
Nel modo in cui nella ambita sfida culinaria con presentazione artistica, le classi si sono cimentate con allegria, voglia di sfida e collaborazione.
Tra le note di canzoni egregiamente intonate, le caricature dei prof., le rime di descrizione di ogni singolo componente della 1 classico A, i Promessi Sposi in 10 minuti della 3 classico A che hanno riscosso il plauso generale, si è creato un clima di allegria e di amicizia.
Perchè abbiamo saputo cogliere il consiglio che ci è stato rivolto.
Perchè, consapevolmente, abbiamo deciso di farci stupire questi anni del liceo.
Perchè siamo stati in grado di vivere e rendere viva la scuola.