Venerdì sera al prestigiosissimo Valsa theater, il gruppo di teatro dei prof Montersino e Bove ha inscenato la famosa tragicommedia shakespeariana “Molto rumore per nulla”, che dopo gli adattamenti del prof Montersino di tragico aveva proprio poco.
La rappresentazione parla di due storie d’amore nate nella soleggiata terra di Messina ricche di colpi di scena degni di Beautiful .
La prima, quella tra Ero e Claudio, è il classico colpo di fulmine che stava per venir sabotato dal fratello del miglior amico del promesso sposo, il perfido don Jouan. Questi ha quasi fatto saltare la cerimonia , per la disperazione della povera Ero, quasi morta di dolore.
La seconda, invece, è un’ amore ispirato all’odi et amo catulliano germogliato tra lo sdegno e la disapprovazione reciproca, per poi crescere e radicarsi nei duri cuori del “signor pallone gonfiato”(Benedetto) e della “signora disdegno”(Beatrice), entrambi fortemente decisi a rimanere scapoli a vita. Un conflitto interpretato magnificamente dalla coppia Balmativola – Robba, i migliori attori della serata, e non a caso redattori del Salice…. Con battute taglienti, occhiate sprezzanti ed esilaranti botta e risposta, i due ragazzi sono riusciti a scatenare l’ilarità della platea e a catturare l’attenzione anche degli spettatori più distratti.
Grazie alla regia del prof. Montersino che ha accompagnato la rappresentazione con cambiamenti istantanei di musica e luci e alle indicazioni del prof. Bove, capo indiscusso del “dietro le quinte”, gli attori, tra qualche battuta dimenticata a causa dell’ansia da palcoscenico e qualche rossore improvviso per un piede messo male, se la sono cavata davvero bene per essere dilettanti, riuscendo ad intrattenere l’intera platea per più di due ore e mezza.
Organizzati al meglio i “momenti di raccordo” tra una scena e l’altra, perfettamente gestiti dagli attori in scena che con interventi divertenti e brillanti hanno intrattenuto gli spettatori durante l’allestimento della scenografia, essenziale ma sempre completa e d’effetto. Ottima anche l’idea di narrare la storia come fosse un ricordo della governante Costanza, che ha permesso di entrare subito nel vivo della storia e di renderla più vicina e famigliare.
Uno spettacolo pienamente riuscito, che non ha perso la profondità del dramma shakespeariano ma allo stesso tempo, grazie a trovate innovative.
Intervistiamo ora il prof. Bove per saperne un po’ di più su questo spettacolo:
Da quanto tempo state provando questo spettacolo?
Da Ottobre, mese in cui è iniziato il gruppo teatrale, tutte le settimane, il mercoledì dalle 14:30 fino alle 16:30.
Com’è stato? Ci sono state difficoltà nella preparazione?
Come in ogni gruppo teatrale, le difficoltà non sono mancate: molte volte gli attori erano assenti, chi per impegni scolastici, chi per malattia; si è rischiato di compromettere le prove a causa di questa “mancanza” di attori, compensata però dalla serietà e dalla determinazione del resto del gruppo, che mi ha molto soddisfatto.
Possiamo dire quindi che hanno fatto un buon lavoro…
Abbiamo lavorato molto bene: quasi tutti hanno imparato la parte velocemente senza ridursi all’ultimo. Bisogna però dire che è un gruppo giovane (quasi tutti del biennio), nel quale ci sono pochi “veterani” della recitazione: le capacità sono ancora un po’ da affinare, ma sono molto fiducioso.
Come mai avete scelto una commedia di Shakespeare?
Perché è sempre una garanzia: è brillante, divertente e suscita sempre molte riflessioni nello spettatore. L’avevamo già proposta anni fa, ed ha avuto molto successo.
Com’è avere come collega Marco Montersino?
Questo è il mio sesto anno con lui: ci compensiamo perfettamente, nel giorno dello spettacolo io sto dietro le quinte a dare consigli e a dare suggerimenti; lui si occupa della parte più “tecnica”, che svolge sempre con grande precisione e competenza. Un grande lavoro di squadra!
CAST:
Don Pedro, principe d’Aragona: Dario Miaja
Don Jouan, suo fratello: Alberto Rissone
Claudio, signore di Firenze: Daniel Albiani
Benedetto, signore di Padova: Vittorio Balmativola
Leonato, governatore di Messina: Davide Bergamasco
Borraccio, servo di Don Jouan: Massimiliano Gerace
Carruba, pazza del villaggio: Camilla Conta
Sorba, suo aiutante: Melania Lattuada
Mira, altra aiutante: Ludovica Galleani
Ero, figlia di Leonato e innamorata di Claudio: Giulia Ferrero
Beatrice, nipote di Leonato: Eleonora Robba
Orsola, dama di Ero: Vittoria Craviolo
Margherita, dama di corte: Carina Cojocaru
Adele, serva: Giulia Pagella
Beniamina, serva: Federica Pagella
Dorotea, serva: Marta Sacco
Eufemia, serva: Francesca Cisotto
Costanza, governante: Maria Luce Boetti
Frate + soldato: Carlo Brugo