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"Il mondo è tuo"

Giovedì 24 maggio, durante la fatidica settimana dei potenziamenti e dei recuperi, amata e odiata allo stesso momento dagli studenti a seconda di come (e se!) abbiano superato il trauma del rientro dalle spiagge assolate, alcuni membri ed ex-allievi di Valsalice del Presidio di LIBERA “Mauro Rostagno” sono venuti a parlare alle classi del triennio del loro impegno in questa ‘associazione.

Il tema dell’incontro era come fuori dalla scuola la criminalità organizzata agisca ancora concretamente sulle nostre vite e come semplici cittadini, non solo giudici e magistrati, possano organizzarsi per contrastarla

 

Per tutti coloro che giacevano tra le braccia di Morfeo durante la loro presentazione, e per gli altri che forse nelle stesse condizioni affrontavano i recuperi, abbiamo intervistato una coordinatrice del presidio, Cristina Campobenedetto, ex allieva del nostro Classico, sezione A. Forse non avete avuto l’onore di incontrarla nelle ore di potenziamento ma ci ha potuto raccontare il suo impegno in libera direttamente dal divano di casa:

 

Per cominciare, chi è Mauro Rostagno?

Mauro è nato a Torino nel 1942, durante gli anni dell’università a Trento ha militato attivamente nei movimenti giovanili del ’68. Fu tra i fondatori del movimento Lotta Continua, da cui si separerà nel momento in cui questo assumerà caratteri di tipo violento e criminale. Dalla metà degli anni Ottanta lavorò come giornalista e conduttore anche per l’emittente televisiva siciliana Radio Tele Cine, dove in seguito si avvarrà della collaborazione  di alcuni ragazzi della Saman, una comunità di riabilitazione per tossicodipendenti da lui fondata anni prima. Durante la sua attività di giornalista denunciò i legami tra Cosa Nostra e la polica locale. Finirà  assassinato la sera del 26 settembre 1988, a bordo della sua macchina. L’omicidio presenta tutti i caratteri dell’ esecuzione mafiosa, colpi sparati in faccia dall breve distanza.
Il processo a distanza di 15 anni è ancora in corso: tra i nostri impegni c’è la raccolta di fondi per permettere alla figlia Maddalena di presenziare alle udienze, che si tengono a Palermo. I costi di viaggio infatti non sono coperti dal nostro Stato.

Che cos’è Libera e qual è di preciso il ruolo di un presidio di Libera?

“Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” è nata il 25 marzo 1995 grazie all’iniziativa di Don Luigi Ciotti, un  sacerdote torinese già impegnato in attività sociali, come il recupero dei tossicodipendenti e la lotta allo sfruttamento della prostituzione, con l’intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia. Attualmente Libera è un coordinamento di oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità. La legge sull’uso sociale dei beni confiscati alle mafie, l’educazione alla legalità democratica, l’impegno contro la corruzione, i campi di formazione antimafia, i progetti sul lavoro e lo sviluppo, le attività antiusura, sono alcuni dei concreti impegni di Libera.

A conferma dell’impegno profuso nella lotta alle mafie, Libera è stata riconosciuta come associazione di promozione sociale dal Ministero della Solidarietà Sociale. Nel 2008 è stata inserita dall’Eurispes tra le eccellenze italiane. Nel 2012 è stata inserita dalla rivista The Global Journal nella classifica delle cento migliori Ong del mondo: è l’unica organizzazione italiana di “community empowerment” che figuri in questa lista, la prima dedicata all’universo del no-profit.
Ogni presidio, ovvero un gruppo di persone giovani o adulte, si pone una “missione” ogni anno. Decide quali progetti, incontri o tutto ciò che posa aiutare a diffondere la cultura dell’antimafia, portare avanti.
L’obiettivo è fare in modo che il maggior numero di persone possibile sia consapevole della realtà mafiosa esistente in Italia.
Il nostro presidio in particolare parte dalla realtà di Valsalice da cui siamo passati (indenni o quasi) tutti, e nella quale vogliamo continuare il nostro impegno nel diffondere la cultura dell’antimafia.

Che iniziative state portando avanti al momento?

Il nostro presidio si sta occupando di divulgare la cultura dell’antimafia tra i ragazzi più giovani, in particolare gli adolescenti che si dimostrano spesso inconsapevoli di questa realtà e del suo peso sulle nostre vite.

Stiamo organizzando diversi incontri sul tema delle mafie in generale e della mafia in Piemonte in particolare, soprattutto dal momento che si è da poco aperto a Torino il processo Minotauro che vede circa 75 imputati accusati di reati mafiosi.
Ci siamo occupati inoltre, proprio in questi giorni, di raccogliere firme a favore della campagna “riparte il futuro” (www.riparteilfuturo.it) contro la corruzione. Si tratta di un’iniziativa concreta per far sì che i candidati alle prossime elezioni politiche aderiscano a 5 impegni fondamentali combattere efficacemente le mafie nel nostro paese.
Stiamo poi organizzando una serata di autofinanziamento, di cui parte del ricavato sarà donato alla famiglia Rostagno che ogni mercoledì si deve recare a Trapani, a proprie spese, per assistere alle udienze del processo riguardante l’uccisione di Mauro per mano mafiosa.
La serata avrà luogo il 22 Febbraio 2013 (https://www.facebook.com/events/194955800647885/) e ci auguriamo una forte presenza!

Il 16 Marzo parteciperemo alla giornata nazionale in ricordo delle vittime delle mafie, che quest’anno avrà luogo a Firenze. In questa occasione, ogni anno, vengono ricordati, uno per uno, tutti i nomi di coloro che sono morti a causa della criminalità organizzata.
In accordo con Libera l’azienda Amorim Cork Italia ha stretto un accordo che prevede che Libera s’impegni a raccogliere tappi di sughero usati, che l’azienda riutilizza per mobilio e simili, in cambio di denaro che sarà interamente devoluto alla ristrutturazione di Cascina Graziella, un bene confiscato alla mafia in provincia di Asti, per promuovere il progetto “Rinascita Donne” che prevede la creazione di una comunità di recupero per donne in difficoltà a causa di dipendenze da droghe o alcool o vittime di violenza .
La cascina è ora gestita da Libera e finanza l’associazione con la vendita di alimentari.
Al fianco di tutto ciò, il presidio si occupa ovviamente di formare se stesso, perché non si può fare cultura se non si possiede cultura.

Dove può andare un ragazzo per informarsi da sè sulla lotta alle mafie?

Trovare informazioni, soprattutto sul web, è molto semplice. Si può consultare il sito di LINERA NAZIONALE www.libera.it, alla voce “centro documentazione”. Qui sono pubblicati i dossier sui molteplici argomenti e problemi seguiti da LIBERA in questi anni.
Inoltre sul sito www.liberapiemonte.it si possono seguire i progetti portati avanti da LIBERA nella nostra regione. Per i più nerd esiste sia per Iphone sia per Android un’applicazione gratuita e “leggera” che fa diretto riferimento al sito che viene costantemente aggiornata.
Se qualcuno fosse interessato ad aderire a LIBERA può fare riferimento a qualsiasi membro o andare sul sito sopra citato di libera nazionale alla voce “aderisci 2013” per compilare e spedire il modulo relativo.

[box] La mafia non si tratta solamente di una realtà cinematografica o di un capitolo di storia concluso, ma della realtà in cui siamo venuti al mondo.

Così Roberto Saviano conclude “Gomorra”: “Combattere i clan non e’ lotta di classe, affermazione del diritto, riappropriazione della cittadinanza. Non e’ la presa di coscienza del proprio onore, la tutela del proprio orgoglio.E’ qualcosa di più essenziale, di ferocemente carnale.

Conoscere i meccanismi d’affermazione dei clan, i loro investimenti significa capire come funziona il proprio tempo in ogni misura e non soltanto nel perimetro geografico della propria terra.

Porsi contro i clan diviene una guerra per la sopravvivenza, come se l’esistenza stessa, il cibo che mangi, le labbra che baci, la musica che ascolti, le pagine che leggi non riuscissero a concederti il senso della vita, ma solo quello della sopravvivenza.

E cosi’ conoscere non e’ più una traccia di impegno morale.

Sapere, capire diviene una necessità.

L’unica possibile per considerarsi ancora uomini degni di respirare.”

Dopo tutto, come disse Falcone ‘la mafia è un fatto umano, e come ogni fatto umano, ha avuto un inizio ed un giorno avrà una fine’.[/box]

 

Per i coraggiosi interessati ad entrare a far parte del presidio “Mauro Rostagno” di Torino, o anche solo per avere informazioni, vi lasciamo i contatti dei referenti:
Cristina Campobenedetto criscampo91@yahoo.it cell. 3389431125
Paolo Gallo paul89gallo@hotmail.it cell. 3339078285

 

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