Katie Ledecky vince i 400 stile libero nei mondiali di nuoto a Barcellona con il cronometro fermato a 3’59″82, che significa secondo miglior tempo dietro a Federica Pellegrini, che il primato l’ha stabilito nel 2009 a Roma. Come se non bastasse trionfa anche nei 1500 dopo un lungo e appassionante testa a testa con Lotte Friis. Entrambe le atlete polverizzano il record mondiale stabilito precedentemente con estrema disinvoltura.
Non ci sarebbe niente di così eclatante se non che Katie è una ragazzina neo sedicenne (17 marzo 1997). Entrata a far parte nel 2012 del United States Olympic Trial, partecipa alla sua prima competizione importante. Lo stesso anno viene chiamata nella squadra olimpica statunitense. A Londra trionfa negli 800 metri stile libero con il tempo di 8:14’63” il secondo migliore dietro solo a Rebecca Adilington che detiene il record mondiale. Un piccolo fenomeno che cominciò la sua scalata dopo aver incontrato Michael Phelps,”lo squalo di Baltimora”, che la portò a scendere in vasca e a scoprire il suo enorme talento. Una vita di sacrifici ripagati in quei pochi minuti di gara con gli occhi increduli di tutto il mondo puntati addosso.
Un’altra sorpresa di questi mondiali catalani é stata Federica Pellegrini che arrivata a Barcellona aveva dichiarato di voler gareggiare solo nei 200 dorso e nelle staffetta di squadra per prendersi una pausa dalla disciplina che l’ha resa celebre e dalle tante critiche che in questi ultimi anni l’hanno accusata di non concentrarsi abbastanza sulla sua carriera. A sorpresa si presenta in vasca per i 200 stile qualificandosi in finale con il miglior tempo tra lo stupore di tutti perchè come dice lei stessa: “Questo è un tempo che non mi sarei mai aspettato. Essere in finale così dà buone sensazioni. Questa è una gara non preparata senza pressioni o aspettative”. In finale, dopo i primi 150 metri in cui era al quarto posto a più di un secondo dalla Franklin, riesce a recuperare chiudendo in seconda posizione a soli tre decimi dalla statunitense. Una medaglia vinta grazie alla determinazione e alla tenacia di questo talento italiano.
Ancora una volta a lei è toccato il difficile compito di risollevare il nuoto italiano dopo i deludenti e catastrofici risultati della nazionale. Doveva farci dimenticare le delusione e ci è riuscita come sempre. Di nuovo.