• mercoledì , 24 Aprile 2024

Il baby talento e la super Pellegrini

Katie Ledecky vince i 400 stile libero nei  mondiali di nuoto a Barcellona con il cronometro fermato a 3’59″82, che significa secondo miglior tempo dietro a Federica Pellegrini, che il primato l’ha stabilito nel 2009 a Roma. Come se non bastasse trionfa anche nei 1500 dopo un lungo e appassionante testa a testa con Lotte Friis. Entrambe le atlete polverizzano il record mondiale stabilito precedentemente con estrema disinvoltura.

US swimmer Katie Ledecky  poses on the p

Katie Ledecky

Non ci sarebbe niente di così eclatante se non che Katie è una ragazzina neo sedicenne (17 marzo 1997). Entrata a far parte nel 2012 del United States Olympic Trial, partecipa alla sua prima competizione importante. Lo stesso anno viene chiamata nella squadra olimpica statunitense. A Londra trionfa negli 800 metri stile libero con il tempo di 8:14’63” il secondo migliore dietro solo a Rebecca Adilington che detiene il record mondiale. Un piccolo fenomeno che cominciò la sua scalata dopo aver incontrato Michael Phelps,”lo squalo di Baltimora”, che la portò a scendere in vasca e a scoprire il suo enorme talento. Una vita di sacrifici ripagati in quei pochi minuti di gara con gli occhi increduli di tutto il mondo puntati addosso.

EUROPEI DI NUOTO: FEDERICA PELLEGRINI QUALIFICATA PER LA FINALE 200 STILE LIBERO

Federica Pellegrini

Un’altra sorpresa di questi mondiali catalani é stata Federica Pellegrini che arrivata a Barcellona aveva dichiarato di voler gareggiare solo nei 200 dorso e nelle staffetta di squadra per prendersi una pausa dalla disciplina che l’ha resa celebre e dalle tante critiche che in questi ultimi anni l’hanno accusata di non concentrarsi abbastanza sulla sua carriera. A sorpresa si presenta in vasca per i 200 stile qualificandosi in finale con il miglior tempo tra lo stupore di tutti perchè come dice lei stessa: “Questo è un tempo che non mi sarei mai aspettato. Essere in finale così dà buone sensazioni. Questa è una gara non preparata senza pressioni o aspettative”. In finale, dopo i primi 150 metri in cui era al quarto posto a più di un secondo dalla Franklin, riesce a recuperare chiudendo in seconda posizione a soli tre decimi dalla statunitense. Una medaglia vinta grazie alla determinazione e alla tenacia di questo talento italiano.
Ancora una volta a lei è toccato il difficile compito di risollevare il nuoto italiano dopo i deludenti e catastrofici risultati della nazionale. Doveva farci dimenticare le delusione e ci è riuscita come sempre. Di nuovo.

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