In una calda giornata di fine inverno, la quarta scientifico viene sconfitta da una prima ben posizionata. Nonostante un iniziale due a zero, che aveva aumentato le speranze, gli scientifici (in sei per tutta la partita) non riescono a tappare ogni buco e i calciatori del classico, sfruttando la superiorità numerica e la buona disposizione in campo, compiono un vero e proprio ribaltone.
Marcatori: Cellino (IV scientifico), Voena (IV scientifico), Piazzalunga (I classico), Zanghi (I classico), Pasqualini (I classico), Piccini (I classico), Cravero (I classico), Ronchi (I classic0).
Arbitro: Caretti
Espulsi/ammoniti: /
IV SCIENTIFICO C
Giobbio 6/7 coordinato: nonostante i goal subiti, impossibili da parare, il portiere se la cava egregiamente con parate che lasciano di stucco i suoi stessi compagni. Uscite tempestive lo battezzano portiere ufficiale della squadra.
Mossetto 7 corretto: non è certo un nanerottolo e perciò, poco dopo l’inizio, gli avversari smettono di lanciare lungo. Nonostante la stazza cavalca sulla fascia con le sue lunghe leve creando non pochi problemi sull’ala destra. Tanto fiato e tanto cuore.
Akberi 7 irrefrenabile: fermatelo vi prego! Il giovane difensore si incallisce su ogni pallone rendendo la vita difficile agli attaccanti del classico. Interviene tempestivamente sventando diversi pericoli. Deve solo stare attento a non usare troppa foga: vizia la sua prestazione con un autogoal.
Seita 7+ sportivo: sembra a suo agio nel ruolo di trequatrista. Dietro le punte offre un’alternativa offensiva assai preziosa agli attaccanti: sterza, salta l’uomo e passa la palla. Nel secondo tempo ripiega in difesa per cercare di spezzare la superiorità numerica avversaria.
Voena 7.5 matador: la sua è una partita di sacrificio. Davanti è inarrestabile, fa a sportellate sfruttando il fisico e si lancia in dribbling con successo. Centra lo specchio della porta per ben due volte nei primi venti minuti: la grinta con cui tiene su la squadra è ammirevole.
Cellino 7 prezioso: scatta al momento giusto riuscendo sempre a liberarsi dalla marcatura dell’avversario. Sappiamo di che tiro è dotato e le uniche due volte che lo utilizza va a segno. Per il resto, non perde mai occasione per lanciare i suoi davanti al portiere.
I CLASSICO A-B
Camerano 7 stabile: purtroppo non può fare nulla a tu per tu con gli attaccanti avversari. Per il resto sorveglia la porta facendo respirare la squadra. Una gara moderata che lo conferma nel suo ruolo: non può che essere contento.
Ronchi insuperabile 7/8: lancia spesso in profondità facendo ripartire la squadra. Esce a testa alta dalle situazioni più difficili e imposta bene dalla difesa. Passaggi precisi e “uno contro uno” sempre decisi lo rendono il pilastro della difesa.
Micheli 7+ coaggioso: ha un grande senso delle posizione e si fa trovare nel luogo giusto al momento giusto. Quando arriva davanti all’area la smista e e si propone subito creando superiorità numerica: buona partita.
Piazzalunga 7.5 maratoneta: le sue cavalcate ricordano quelle di Chiellini: salta spesso l’uomo e taglia in area di rigore; ormai a suo agio nel ruolo di ala sinistra mette un freno ad un treno come Voena. Alla fine anche il goal premia i suoi sforzi. Partita con la “p” maiuscola.
Pasqualini 7.5 tattico: fa vedere il meglio del suo repertorio giocando una partita ad alta intensità. Va a segno per ben due volte ma è anche altruista e la passa spesso a Cravero o a Piccini. Non accontentandosi dell’attacco si fa vedere in difesa favorendo la riapartenza dei compagni.
Zanghi 7/8 insidioso: non è semplice da marcare. Ha un buon passo ed è difficile sradicargli la palla dai piedi. Quando è davanti alla porta non sbaglia e mette a segno tre reti complicando la vita agli scientifici. Bene anche in fase di ripiegamento.
Piccini 7.5 arciere: la tecnica certo non gli manca. insieme a Zanghi fa girare palla creando possesso palla e occasioni da goal. Sfrutta l’inferiorità numerica degli avversari concedendosi qualche tiro insidioso dalla distanza. La prestazione non poteva andare meglio.
Cravero 7.5 finalizzatore: zitto zitto ci mette lo zampino. Il primo tempo è da osservatore ma nel secondo si scatena segnando un primo gran goal. La sua costante presenza in attacco è molto preziosa: porta sempre via un uomo.