• venerdì , 29 Marzo 2024

Il coraggio di dire "no".

Oppido Mamertina. Paesino calabrese. Come in tanti paesi del Sud, il corteo di fedeli sfila dietro alla statua della Vergine per le strade. La processione si svolge in modo ordinario, fino a quando il corteo si ferma e tutti, statua compresa, si inchinano di fronte all’abitazione di Peppe Mazzagatti. Boss della ‘ndrangheta, condannato agli arresti domiciliari.

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Il parroco e i fedeli continuano la processione. La motivazione per continuare (paura? abitudine?) è più forte della loro ragione. Inginocchiatasi anch’essa di fronte allo strapotere della criminalità. Ma Andrea Marino, maresciallo del comando di carabinieri di Oppido Mamertina, no. In rispetto all’uniforme che indossa, lui, si allontana da quella processione che ormai era stata violata dalla deplorevole sosta. In quanto rappresentante delle istituzioni rispetta il suo dovere, e onora l’intangibilità della carica che ricopre.

Se da un lato i carabinieri non hanno esitato ad intervenire per individuare i responsabili che hanno dato l’ordine della genuflessione, dall’altro  il sindaco e il parroco minimizzano l’accaduto.

Tra tutti i presenti, solo le uniformi hanno saputo dire “no”. Gli altri, seppure inevitabilmente stupiti, contrariati, nauseati non hanno saputo alzare la testa. L’hanno abbassata nell’inchino. Con lo sguardo rivolto a terra nascondono la vergogna per lo squallore di un simile gesto.

http://www.oppido-palmi.chiesacattolica.it/oppido/allegati/23006/DSC_3603.JPGTante le aggravanti dell’accaduto. In primo luogo, il fatto che non ci si trovi di fronte ad un unicum, ma ad una tradizione. Una remota tradizione rispolverata, con cui i capimafia deviano gli itinerari delle processioni per dare sfoggio del proprio potere. E far inchinare davanti a sé i fedeli e il simulacro della divinità. In secondo luogo, la recente scomunica del Papa verso tutti i criminali mafiosi. In tutta risposta alla decisione del pontefice, ad Oppido Marittima la processione viene deviata per inchinarsi di fronte a Mazzagatti. La scomunica non solo non è riuscita a  moderare il fenomeno criminale ma ha addirittura infiammato gli animi di chi è devoto senza essere fedele. Di chi uccide e poi prega. Di chi impartisce ordini ai suoi sicari e poi pretende l’inchino della statua della Vergine.

E ciò accade, perchè c’è chi lo permette. Chi dovrebbe difendere la Chiesa e con essa i deboli, le vittime, i perseguitati. E invece lascia che essa si inchini di fronte ai prepotenti, ai carnefici, ai cacciatori. Novelli Don Abbondio: vasi di terracotta cresciuti in mezzo a vasi di ferro che incutono tanta, troppa, paura.

In questo triste scenario, c’è però chi ha saputo opporsi. Chi ha trovato la forza esemplare per alzare la testa e allontanarsi. Nella speranza che altre migliaia di voci oppresse, strozzate e sepolte dalla paura possano tornare a gridare, finalmente libere.

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