• giovedì , 25 Aprile 2024

#Stopyuling2015

Rapiti, maltrattati e uccisi: questo ciò a cui sono destinati 7.000 cani e 4.000 gatti ogni anno secondo la stima di Animals Asia. Il 21 Giugno durante il solstizio infatti, quasi 6 milioni di abitanti hanno partecipato al festival annuale tenutosi in Cina. La sagra ha avuto luogo per la prima volta nel 2009, in quanto i macellai considerano la carne di questi animali economica e nutriente.

Tuttavia la provenienza di questi animali risulta spesso essere sconosciuta, ma a quanto pare questo non è di interesse per inquirenti: “Molta dell’origine della carne in questione è sconosciuta” dice Xiao Bing, animalista. Molti di questi animali, infatti, sono stati rubati dagli stessi cittadini o sono di provenienza randagia.

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Emerge nuovamente in questa situazione la forte ipocrisia di uno stato incurante, dove i politici affermano di non saperne nulla, lavandosene le mani. Questo avrebbe dovuto prendere provvedimenti se non per ragioni etiche, per motivazioni strettamente sanitarie: non vi è infatti alcun controllo e i cani non vengono messi in quarantena. Secondo il ministero della sanità cinese, ogni anno migliaia di persone sono vittime del virus portatore di rabbia. La Cina è il paese al mondo con il maggior tasso di persone infettate da questo virus.

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Centinaia di manifestanti animalisti hanno dato inizio ad una petizione, ma la risposta non era quella sperata: il festival è stato addirittura anticipato di una settimana. Il più grande esempio e’ Xiao Yum, una donna di 55 anni che ha interrotto la manifestazione ed è riuscita a mettere in salvo centinaia di cani, pur mettendo la propria vita costantemente in pericolo.

Anche i social, fondamentali in tempi moderni, hanno svolto un ruolo fondamentale in questo terribile atto: #stopyuling2015 l’ashtag che ha spopolato durante lo scorso mese. In più modi si è tentato di fermare il festival, tra cui una petizione online che avrebbe dovuto raggiungere un minimo di 5 milioni firme entro il giorno stabilito, ma non si è riusciti a raggiungere il risultato sperato.

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