• venerdì , 29 Marzo 2024

La legione straniera

Il quadro del mondo del lavoro per i giovani in Italia appare desolante. La percentuale dei Neet, ovvero di tutti coloro che non studiano e non stanno attivamente cercando un lavoro sta arrivando a riguardare più di una persona su 4 di età inferiore ai 30 anni. Sempre nello stesso anno si è registrato il tasso complessivo dei senza lavoro intorno al 12,7%, oltre 6 punti percentuali differente rispetto a quello del 2007 che era di 6,1%.A noi giovani viene spesso detto che dobbiamo far ripartire l’economia del nostro paese,ma, per poter raggiungere questa condizione, ognuno di noi deve acquisire la giusta preparazione, le adeguate conoscenze e, soprattutto, delle valide opportunità. Per questo motivo molti dei nostri studenti stanno varcando le frontiere, per cercare realtà di lavoro in cui possano sviluppare i propri talenti, la propria personalità e le proprie competenze.

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Un esempio di questo fenomeno è  rappresentato dai tanti giovani italiani che in questi ultimi anni sono andati a vivere e lavorare stabilmente in Inghilterra, nazione che sembra offrire innumerevoli occasioni per trovare un lavoro interessante e stabile.

La crisi economia del 2008, infatti, non ha fatto altro che incrementare ulteriormente questo flusso di giovani laureati che, riconoscendo l’estrema difficoltà a trovare concreti sbocchi lavorativi nel proprio paese ha deciso di avventurarsi coraggiosamente in un mondo sconosciuto e lontano. I gruppi di giovani italiani che si sono impegnati ad intraprendere tale percorso sono stati spinti a viaggiare a causa dell’altissima disoccupazione principalmente giovanile che nel 2014 ha raggiunto un tasso del 42.7%

grafico 2.

Non bisogna dipingere però il quadro troppo scuro, perchè per noi giovani italiani ci sono anche tante opportunità, quali: gli studenti italiani che escono dalla maturità sono spesso più preparati dei loro colleghi stranieri, la nostra cultura aiuta i giovani che hanno voglia di investire sul loro futuro ad aprirsi a situazioni nuove dove la flessibilità e la capacità di adattamento , oltre alle proprie qualità personali risultano chiavi per una piena realizzazione e un senso nuovo di imprenditorialità che si basa su qualità tipicamente italiane come la creatività e l’innovazione che nel mondo di oggi fanno la differenza.

verde

 Di conseguenza le nuove generazioni di giovani italiani vedono negli altri stati europei (e non solo; si pensi a quanti giovani stanno muovendo i primi passi nel mondo del lavoro in Australia) il terreno ideale  in cui poter esprimere le proprie capacità e in cui poter trovare un lavoro che consenta loro di maturare come persone e sviluppare una progettualità  nella propria vita, come quella di costruire una propria famiglia.Come ovvio inizialmente la strada è stata e sarà sempre in salita poiché bisogna inserirsi in un ambiente totalmente diverso, fondato su tradizioni, culture, lingue, norme e mentalità differenti dalle nostre. Col tempo però queste prime difficoltà non solo rafforzeranno le capacità individuali ma anche  permetteranno loro di ampliare la mente, per essere meglio predisposti ad adattarsi e a inserirsi più velocemente in un mondo dove la comunicazione e la disponibilità delle informazioni, grazie ad internet, sta offrendo a chi ha idee e voglia di spendersi nuove opportunità e nuovi mestieri.

cartelli

L’ afflusso di studenti e laureati in cerca di lavoro si è ristretto soprattutto a Londra che, ormai ospita oltre mezzo milione di italiani.Molti di questi, una volta ritornati in patria hanno riconosciuto il diverso approccio mentale al lavoro ma anche al modo di assunzione degli impiegati o lavoratori. Nelle città anglosassoni il metro di valutazione del candidato non sono le conoscenze che si posseggono ma le abilità che contraddistinguono i candidati. In Italia spesso si guarda a ciò che una persona sa fare e non ai talenti specifici del singolo.bandiera

È necessario portare in Italia quella cultura del merito che consente in altri paesi di realizzare condizioni di miglior favore per i giovani che abbiano voglia di spendersi, che sappiano anche sacrificarsi, lasciando la casa di famiglia e gli amici per misurarsi con situazioni e persone nuove, superando alle volte anche eventuali barriere linguistiche.Questo sforzo nel tempo crea un valore aiutando la mente del giovane a essere più aperta e capace di selezionare opportunità e di discernere le situazioni per costruire il proprio futuro.Forse, alla fine, è proprio questo il compito che noi giovani italiani saremo chiamati nei prossimi anni a fare, magari quando torneremo in Italia dopo un periodo più o meno lungo all’estero: costruire una nuova cultura del lavoro basata sul merito, sull’impegno e sulla valorizzazione dei talenti di ciascuno.

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