• giovedì , 28 Marzo 2024

Chi è il Natale

Al terminar del primo trimestre dell’anno, alunni, genitori e professori si sono ritrovati nel cortile di Valsalice per trascorrere una faceta e piacevole serata di beneficenza a tema natalizio. E’ il 18 dicembre e sia le famiglie sia il corpo docenti si sono intrattenuti nei diversi stand allestiti dalle classi del triennio, ognuno dei quali offriva la possibilità di mettersi in gioco in svariati modi o anche solo di gustare le prelibatezze preparate dagli studenti. In questa atmosfera di festa e condivisione, i redattori de Il Salice hanno girato tra gli spazi allestiti  per chiedere a genitori ed alunni chi fosse per loro il Natale. Queste le risposte.
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Ci avviciniamo allo stand della 3 scientifico A, interrompendo un tiro a freccette e l’intervistata è la studentessa del triennio A che ci rivela che il Natale è per lei l’amorevole figura della nonna, sempre disponibile per i suoi adorati nipoti. Poco più in là importuniamo altri due studenti intenti ad ammirare la catena di montaggio messa in atto dalla 3 scientifico B per preparare tutte le crêpes necessarie a sfamare la fitta folla radunatasi, V. e M. che rispettivamente ci rispondono “Babbo Natale” e “mia mamma“.
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Continuando di stand in stand ci imbattiamo in persone diverse, di età diverse, che ci forniscono diverse risposte. Dinanzi al rumoroso stand della 3 scientifico C, dove alla musica della cassa portata dai ragazzi si somma il borbottio della macchina per i pop-corn e il metallico suono emesso da quella per lo zucchero filato, importuniamo l’alunna C. che ci risponde disponibile: “mio nonno, perchè quando ero bambina passavo con lui tutta la giornata e spesso si travestiva da Babbo Natale per consegnarci i regali”. Di fronte al piccolo expo organizzato dalla 2 classico B intervistiamo l’alunna G. che ci rivela che anche a lei il Natale  ricorda “il nonno, perchè mi costringeva a scrivere la lettera a Babbo Natale per poi andarla a spedire assieme il giorno dopo”.
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Davanti all’organizzatissimo stand della 1 classico B, a base di dolci e curiose pratiche esoteriche, riusciamo ad intervistare un personaggio assai noto, il nostro direttore Don Pier Majnetti, che ci risponde: “Gesù e la famiglia“. Non troppo lontano incrociamo Carlotta che ci risponde: “Gesù bambino che viene nel mondo”. Allo stand nella palestra della 3 classico B gli studenti M. e G. ci danno una risposta fuori dagli schemi, che solo chi lo conosce può capire: “il professor Schinetti“. Vicino allo stand a base di vin brûlé della 5 scientifico B, riusciamo a farci avanti e intervistare C. un genitore che ci fa sorridere con l’onestà della sua risposta: “immediatamente Babbo Natale, ma se ci pensò un po’, Gesù“. Di fianco a lui attendono S., che afferma convinto che per lui il Natale sono i bambini, particolarmente quelli che adesso stanno attraversando il Mediterraneo sui barconi, ed A. che in uno slancio di empatia allarga a tutti i bambini, ragazzi o adulti che hanno bisogno d’aiuto e affetto.
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Il ragazzo L. invece è più preciso nel rispondere che “i parenti riuniti tutti insieme” sono il suo Natale. All’interno della palestra, al calduccio, incrociamo M. mentre cerca di fuggire dalla babele che si è creata attorno allo stand della 5 scientifico A, la classe che organizza un incontro testa a testa di judo contro Riccardo Zema. M. ci risponde simpaticamente che per lei il Natale è suo fratello che si precipita giù dalle scale verso l’albero la mattina presto. Arriviamo dunque allo spiazzo che si contendono la 5A e la 4 Scienze Applicate. Qui abbiamo modo di sondare il parere di numerosi alunni. Il primo è il genitore B. che risponde “la mia famiglia” seguito dall’alunno S. che invece si limita alla “mamma“. Infine l’alunna M. dice “l’attore di mamma ho perso l’aereo”. Poi è il turno del genitore C. che ci stupisce con la sua risposta bizzarra: “la nostra famiglia che corre a nascondersi nell’attesa di Babbo Natale”, ma a spiazzarci del tutto è stata la profondità filosofica del genitore A., che con sottili reminiscenze aristoteliche, ci dice: “uno spiritello magico che entra nelle cose e nelle persone aprendo i loro cuori”.
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