• sabato , 20 Aprile 2024

Bufale, il cibo degli ingenui

LA BUFALA SVEDESE 

SVEZIA, PROFUGO SGOZZA UNA BAMBINA  . 

Notizia concreta, possibile. Probabilmente siamo anche  abituati a situazioni di questo genere . Ma se non fosse tutto vero? 

In Svezia da due giorni sta girando una notizia di un profugo 36enne di nome Daniel Gebru che con premeditazione avrebbe sgozzato la bambina della famiglia che lo stava ospitando da qualche tempo nella propria casa. La stessa notizia viene ripresa da una nota testata italiana giornalistica, che afferma che l’uomo è stato assegnato ad un istituto psichiatrico .

FALSO FALSO  e ancora FALSO .

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Il fatto risale al 25 luglio 2015 , quando la bambina viene trovata in una pozza di sangue nella propria casa, dove al momento c’erano la zia e il profugo. La cosa che non viene detta però è che l’Eritreo viene ritrovato con un coltello conficcato nella gola. L’uomo voleva suicidarsi e per questo motivo aveva preso due coltelli dalla cucina, era andato in bagno  ferendoper lo spavento la bambina che aveva cercato di abbracciarlo alle spalle.

Nessuna delle testate ha riporta questo fatto, anzi, trattandosi di un profugo i razzisti sono andati a nozze: “Gli immigrati uccidono i nostri figli”,  “Genocidio bianco causato da clandestino e cosi via” .  Purtroppo il movimento razzista non trova tanto spazio poichè anche la famiglia era di origini eritree. Omicidio colposo e premeditato, odio da parte dei clandestini sono esempi di bufale che ogni giorno assediano i nostri tablet e smartphone .

LE BUFALE 

Le bufale sono notizie false, non veritiere. La cosa importante è l’impegno che bisogna mettere per riuscire a smontarle prima che si sviluppino e diventino virali. Combatterle è un dovere di tutti poichè bisogna rieducare la gente alla verità, facendo notare subito a cosa credere e a cosa no.

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Lo studio congiunto di diverse Università, come la Northeastern University, hanno dimostrato quanto in poco tempo stia crescendo l’ansia e l’angoscia nelle persone in proporzione allo sviluppo del web.  Le bufale inoltre dividono la popolazione in due parti: la prima, consapevole e adulta, ferrata sull’argomento di cui si sta parlando; la seconda, ancora immatura, che crede ad ogni singola storia, come quella della luna fatta di formaggio francese.

Ovviamente discorsi come l’inquinamento globale, lo scioglimento dei ghiacciai ci disturbano per qualche minuto la giornata . Ma bufale che fanno leva sulla malattia e sulla morte sono molto pericolose perchè ci parlano di realtà che speriamo che restino il più possibile distanti da noi.

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Per capire meglio come nascono e si smontano le bufale, ecco qualche domanda ad Umberto Mangiardi, ex redattore del Salice, ed oggi tra i curatori del giornale on line Tagli

Come si fanno a riconoscere le bufale, quale è il meccanismo per capire la falsità della notizia?

Ci va un po’ di sesto senso, che l’esperienza aumenta. Ma un trucchetto c’è: se la notizia è troppo grossa (“Immigrato uccide una famiglia con sette banbini”) oppure quando una notizia può fare leva su un pubblico molto ampio, non esperto nel settore, oppure quqando si parla di cose palesemnte inverosimili, soprattutto riguardanti la scienza o lamalattia, questa certamente è una BUFALA .

Le bufale vengono generate in due modi: cercare di coinvolgere un pubblico più vasto possibile e magari non esperto in materia. Per questo motivo poco tempo fa venne incriminato un ragazzo per una serie di reati informatici con istigazione al campo razziale. In parole semplici, frasi volgarissime e scurrili nei confronti di persone diverse da lui. Poi, le bufale vengono anche generate da persone istruite che sanno perfettamente di generare notizie false ma le costruiscono ugualmente per irridere chi non conosce bene l’argomento di cui si sta trattando .

Come si fa ad avere notizie certe sul fatto che la notizia non sia veritiera ? 

La conferma si ha attraverso un processo di verifica che ogni giornalista deve fare prima di pubblicare una notizia. Ovviamente per qualunque tipo di notizia. Se una notizia non viene riportata da nessun altro sito o giornale, bisogna dubitare.  

Come si fa a smontare una bufala? 

Lo “sbufalamento”? Per le notizie più semplici bastano anche solo due o tre ore di lavoro.  A volte si parte anche da una ricerca semplice su Google o su Wikipedia o su qualunque altro sito di informazione. Però bisogna stare molto attenti poichè se la bufala è di tipo scientifico, si deve chiedere il parere di un esperto che conosce bene la materia di cui si sta parlando. L’esperto facilmente smonterà le falsità create dal web.  Ci sono però anche siti rinomati che raccontano bufale ma nonostante questo la gente continua a credere a quello che dicono . Oppure esistono testate satiriche come Lercio , Il corriere del corsaro che dichiarano apertamente di non raccontare storie vere ma la gente continua a crederci .

Ma se ciò che stiamo leggendo è falso allora perchè ci crediamo? 

Principalmente per due motivi. O perchè la gente è talmente stupida da non capire che ciò che sta leggendo è fantasia, oppure perchè ci sono molte persone che durante i periodi di sconforto, tristezza o dolore hanno bisogno di trovare consolazione da parte dell’essere umano. In più anche perchè le teorie del complotto sono molto spesso affascinanti e ci intriga di più ciò che non si conosce rispetto a ciò che conosce tutto il mondo .

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