Da mercoledì 17 febbraio a venerdì 19 febbraio a Valsalice si terrà una mostra su codici danteschi curata dall’area di Lettere dello Scientifico e da alcuni allievi delle Terze.
Come nasce questo progetto?
La mostra ha due obbiettivi principali: da una parte valorizzare la cultura umanistica anche per il Liceo Scientifico. Dall’altra aprire gli occhi agli allievi su un patrimonio enorme a livello bibliografico. Infatti a Valsalice ospitiamo una vastissima serie di contenuti danteschi. In funzione di questa nostra eredità si è scelto questo tema per la mostra. Anche a fronte del settecentocinquantesimo anniversario della nascita di Dante dello scorso anno, i professori si sono cimentati in questo progetto.
Chi è stato coinvolto?
L’esposizione ha coinvolto in particolare gli alunni del terzo anno dello scientifico. La mostra sarà opera dei ragazzi; gli insegnanti investiranno il ruolo di supervisori. L’iniziativa sarà aperta a tutti gli allievi del Valsalice e alle loro famiglie. Poi, su prenotazione, anche alle scuole esterne
Quali sono le aspettative?
A proposito dell’anniversario dantesco abiamo avuto due tipi di approccio a seconda dell’indirizzo scolastico. Al classico di tipo territoriale: i secondi e i terzi anni sono infatti stati portati sui luoghi del Poeta a Firenze. Questo tipo di approccio più pratico viene contrapposto a quello dello scientifico: abbiamo osato, cercando di rendere interessante una realtà che oggi non coinvolge gli adolescenti. I giovani si dovranno cimentare in un progetto di divulgazione dantesca. In realtà si sono sollecitati tutti gli studenti, sia che si visiti o no la mostra, a capire la bellezza della letteratura dantesca.
Per coinvolgere i suoi studenti dello scientifico che strumenti utilizza?
Dante è Divina commedia. Il metodo più efficace per appassionare gli allievi è proprio la lettura; è un modo per coinvolgere ed attirare alla bellezza della Commedia. Ci vuole una lettura declamata e precisa. Dante ha bisogno di essere innalzato proprio nella fase di lettura delle sue opere. Sul web ci sono lettori illustri, come Vittorio Gassman, a cui spesso affido il compito di spiegare Dante agli allievi.