• venerdì , 19 Aprile 2024

Una scoperta attesissima

L’11 febbraio 2016 sono state rilevate per la prima volta nella storia le onde gravitazionali.

Cento anni fa erano state ipotizzate da Einstein durante gli studi sulla relatività generale e adesso sono state effettivamente osservate.

Le onde gravitazionali che i due macchinari, LIGO e VIRGO, hanno rilevato sono partite 1,3 miliardi di anni fa dallo scontro di due buchi neri. Questi ultimi avevano la massa di 36 e 29 volte quella del Sole e collassando l’uno sull’altro hanno dato vita ad un nuovo buco nero più grande e alle onde gravitazionali.

Abbiamo chiesto al professor Francesco Garino, competente in materia, di spiegarci meglio queste onde gravitazionali.

Come spiegherebbe le onde gravitazionali e la relatività a dei ragazzi di 15 anni?

La teoria della relatività generale afferma che le masse incurvano lo spazio-tempo. Immagina lo spazio-tempo come un tappeto e le masse come una palla. Se si appoggia la palla sul tappeto , quest ultimo viene deformato. Se poi si muove la palla sul tappeto su di esso si formano delle oscillazioni che si propagano: queste sono proprio le onde gravitazionali. L’unico fatto che ci ha impedito di rilevarle prima era la tecnologia ancora troppo poco avanzata. Infatti solo adesso, nel 2016, le abbiamo trovate grazie a due macchinari all’avanguardia in America e in Italia, LIGO e VIRGO. Sono formati da due tunnel perpendicolari i quali sono attraversati da fasci di luce che rimbalzano all’infinito. Dato che le onde gravitazionali modificano lo spazio-tempo e che la luce va sempre alla stessa velocità, se i raggi fossero stato attraversati dalle onde si sarebbe modificato il tempo. E così è avvenuto. Il cambiamento è stato minimo ma è avvenuto.

                                                                    onde gravitazionali 2

A cosa porterà la scoperta delle onde gravitazionali?

Non lo sappiamo ancora, la loro utilità è ancora incerta. Potrebbero servire per fare viaggi intergalattici tra un centinaio di anni, ma è solo un’ipotesi. Spesso il possibile utilizzo di una scoperta scientifica non viene subito riconosciuto. Per esempio le onde radio non sono state chiamate subito così: solo dopo aver capito a cosa servivano sono state identificate come onde radio. È il compito dell’uomo scoprire il possibile utilizzo delle cose e ci vorrà del tempo, ma si capirà.

Garino_primo_piano

A proposito di Albert Einstein, chi era secondo lei: uno studioso eccezionale o semplicemente un grande intuitivo?

Era entrambe le cose. Einstein era così bravo perché riusciva a fare processi mentali notevoli, fuori dall’ordinario. Penso che non andasse bene a scuola non perché non fosse bravo, ma perché probabilmente non era interessato agli argomenti trattati. Infatti ha raggiunto lo stesso grandi traguardi. C’è anche da dire che sua moglie era più brava di lui in matematica e quindi a volte si faceva aiutare nei calcoli più complicati; però a livello di intuito era davvero imbattibile.

Perché la fisica è bella? Perché è necessario insegnarla e studiarla?

La fisica è bella perché spiega la realtà; la descrive come fa la poesia, con un linguaggio diverso, che è affascinante allo stesso modo e ti fa andare nel profondo. È necessario insegnarla per far capire la realtà. Quando una palla viene lanciata compie una certa traiettoria e solo la fisica ti dice esattamente il perché. Per decidere di affrontare gli studi della fisica è sufficiente avere un grande amore per la verità.

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