• venerdì , 29 Marzo 2024

Tutto scorre, nulla cambia

Ricominciato il secolo, resettato il cervello. Il pensiero religioso, al conto alla rovescia tra il 1999 e il 2000, sembra essere sparito. O meglio regredito. Infatti non solo Dio sembra essere sullo sfondo, come una comparsa teatrale che dice qualche battuta a Natale, ma è stato proprio sostituito. Inizialmente da calciatori, fotomodelle, cantanti. Tuttavia anche loro hanno lasciato il primo posto all’ apparizione del Dio Facebook.

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Ovviamente questo ha scatenato critiche violentissime da tutti i partiti, la chiesa in primis, ma nessuno sembra essersi reso conto della semplice (per così dire) regressione. Oggi l’uomo arriva a idolatrare la madre natura di Bonolis o la fashion blogger che pubblica foto del cibo sui suoi numerosi profili, ma è semplicemente la reincarnazione dell’uomo di Neanderthal. Lui sulle pareti venerava le mucche, noi i cani di Cara Delevigne, lui faceva le statuette delle veneri (donne grasse che desiderava per sé) e noi ambiamo alle modelle di Victoria Secret. Ma anche l’uomo oggi definito divino dev’essere muscoloso esattamente come ritenevano i Greci.

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Il discobolo di Mirone, Policleto, scultori che ambivano a rendere il corpo marmoreo perfetto. C’è un’unica differenza: idealmente loro accostavano l’intelligenza al bel fisico. Noi no. Allo stesso modo Zeus può essere definito il primo playboy. Esiodo dedica libri interi alla narrazione delle sue avventure con donne “multiformi” e altrettanti alla descrizione dei suoi figli. Quindi se si critica Kim Kardashian per il suo film osée con il quale divenne, e fece diventare la sua famiglia, famosa, non si dovrebbe continuare a osannare Zeus e ancor meno Esiodo che si inventò parte della sua storia.

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Gli ideali moderni, che il popolino divinizza, sono spesso definiti vani, ma così come alcuni si ispirarono a modelli letterari per scegliere i loro dei, altri, forse più colti, seguirono la corrente filosofica. I cosiddetti salutisti estremi che oltre a essere vegani, vegetariani, celiaci per scelta e intolleranti al lattosio iniziano a scrivere libri in cui osannano l’acqua, l’aria di campagna o l’idea si vuoto (loro dicono pace) interiore. La differenza con i presocratici che considerano l’υδωρ, l’αερ o un principio talmente poco chiaro che è definito “non essere” è che loro erano greci e quindi, per non si sa quale motivo, migliori.

Forse il dio maggiore nella nostra società è controvoglia, l’Amore. Nessuno infatti ammette di desiderarlo, ma poi le frasi di Fedez postate su Instagram attestano il contrario. É sempre stato così. Se infatti nel ‘400 ci fosse stato un ladro di idee (il ladro Zuckemberg) che si inventava Facebook, i ragazzi avrebbero postato le sdolcinate frasi di Petrarca e i più colti (per far vedere di essere tali) citazioni storpiate di Catullo. Insomma l’amore che infiammava l’animo petrarchesco o la mano di Botticelli dipingendo la Venere è uguale a quella che fa sculettare i cantanti sud americano d’estate.

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La società è ulteriormente divisibile. Infatti sono presenti gli atei che si riflettono nell’animo boccacciano, ma non scriveranno mai il Decameron. Ci sono i componenti delle sette sataniche, che sono una versione meno intelligente e aulica degli iniziati pitagorici. E infine coloro che non solo non credono, ma criticano il Dio e tutte le sue accezioni o meglio criticano tutto, i seguaci di Gorgia. Ovviamente al giorno d’oggi non mancano fedeli che credono sinceramente in Dio e nel suo amore, che, generalizzando, sono i preti. Il loro corrispettivo antico è, senza dubbio Dante Alighieri. Condividono l’amore sconfinato per Dio, per la fede e spesso la vanagloria. Nonostante le mille sfaccettature della società c’è un punto che accomuna tutti, nessuno escluso. La sottomissione al Dio Denaro. Al giorno d’oggi questo aspetto è passato in pole position, ma è sempre stato presente nell’ indole umana. I sofisti non ammisero di essere sottomessi al denaro, ma poi si facevano pagare per le proprie lezioni così come gli youtubers moderni (difficile credere che sia un lavoro) sono pagati per i loro video. Per analogia con l’albero genealogico esiodeo si può dire che il fratello di Denaro sia Fama. É considerata vile e spesso immeritata, ma nel momento il cui si dice κλεος, ogni scetticismo cessa.

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Ettore che per il desiderio di gloria lascia la moglie e il figlio può essere definito con un anacronismo il naufrago dell’Isola dei Famosi. Entrambi abbandonano i cari per venerare il dio Denaro e la dea Fama. Ettore poi muore, Belen viene eliminata, ma apparentemente il dolore provato è lo stesso. Il percorso filosofico e letterario che porta l’uomo a domandarsi del divino e del suo rapporto con esso sta quindi ricominciando. Forse con il piede sbagliato, ma sta ricominciando . Si può solo sperare nella venuta di un nuovo qualtipo di rivelatore che in modo concreto aiuti la società a ripercorrere la retta via.

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