Da Salerno a Perugia, da Brescia a Torino, tutta l’Italia in questi giorni è affluita al Salone del Libro. Ha riscosso molto successo. Immancabili i giovani che, o con scuole o singolarmente, hanno scelto di passare un pomeriggio all’insegna della cultura.
Elena, di 18 anni, del liceo scientifico di Vercelli, ci dice: “È la prima volta che vengo e mi sta piacendo molto. Trovo che le conferenze siano la parte più noiosa, mentre girare per gli stand guardando i libri mi piace molto.” Giovanni invece, del Liceo Classico di Asti, afferma: “Sono già venuto altre volte, di solito aspetto ansiosamente che arrivi il salone perché amo fare la scorta di libri che poi mi dureranno tutto l’anno. Mi piace venirci perché ci sono molti autori diversi: ad esempio ho appena comprato un libro fantasy e un poliziesco.” Andrea (primo anno del liceo classico di Collegno) sostiene di preferire “girare da solo per vedere quello che più mi piace. Per esempio sono andato ad una conferenza sull’Isis; dubito che a molti miei compagni sarebbe interessata. Oltretutto amo leggere e questo salone fa proprio al caso mio.” Cristina da Varese frequenta il secondo anno del liceo linguistico e dice di non essere molto soddisfatta: “È tutto molto caotico e ci sono poche aree dedicate ai libri per ragazzi. In compenso mi sono piaciute molto le conferenze, soprattutto una di attualità. Però essendo un salone dedicato ai libri mi aspettavo qualcosa di più.”