• venerdì , 29 Marzo 2024

Cozmo, il robot che si emoziona

Qualche decina di anni fa si dava per scontato che nel 2000 il mondo sarebbe stato popolato di robot. Ecco infatti Cozmo, il mini robot intelligente dalla personalità propria. Un piccolo e simpatico gioco per bambini che rappresenta però la svolta nel mondo della robotica. Il robot Cozmo è dunque venduto come giocattolo, ma è in realtà un tentativo di intelligenza artificiale. È un concentrato di tecnologia, capace di “leggere” gli stati d’animo.

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Pur essendo così piccolo da stare comodamente sul palmo di una mano, Cozmo è più intelligente di tutti i rover andati su Marte. Intelligenza usata non per cercare forme di vita aliene o per raccogliere campioni di minerali, ma per fare breccia nel cuore delle persone con una serie di suoni ed espressioni molto tenere. Cozmo è la copia in versione tecnologica di qualunque essere umano. È un robot simile ad una ruspa. La sua faccia è un piccolo schermo, simile a quello di uno smartphone, che si accende quando si tocca. Ad esempio quando dorme, russa e poi a seconda di come viene trattato si mostra felice o triste, calmo o arrabbiato. È poi in grado di riconoscere le facce note e dà le stesse soddisfazioni che si otterrebbero giocando con un bambino.

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I suoi costruttori appartenenti alla Anki compagnia lo hanno dotato di quello che chiamano “emotion engine”. Un motore che permette di imitare gli stati d’animo e i comportamenti degli esseri umani. Per riuscire a dimostrare queste emozioni, i creatori sono ricorsi all’aiuto di Carlos Baena che in precedenza animava i cartoni della Pixar. Il software disegnato è aperto in modo da consentire possibili modifiche e aggiornamenti. Oltre al design e alla qualità, la bellezza di questo robot è l’imprevedibilità perché non c’è un modo per prevedere con certezza le sue reazioni alle diverse situazioni. Inoltre, la novità consiste anche nel fatto che potrà uscire dal laboratorio ed entrare nelle nostre vite. Cozmo è dunque capace di interagire con le persone e imparare da queste adeguando le sue reazioni.

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È un giocattolo, che giocando però ambisce a cominciare una rivoluzione nella nostra vita. L’intelligenza artificiale sta correndo verso la creazione di macchine capaci di pensare e agire. Capacità che appartengono squisitamente agli uomini che però la scienza vuole attribuire anche ai robot per sottolineare i passi avanti che vengono fatti nel tempo. In questo modo i robot si appropriano di sentimenti e emozioni che sono peculiari dell’uomo e sono proprio queste che evidenziano l’unicità dell’uomo rispetto agli altri esseri viventi e agli oggetti. Questo denota come da una parte siano sempre più frequenti le scoperte in ambito scientifico e tecnologico e dall’altra invece sia sconvolgente che un oggetto privo di anima possa provare un sentimento, che sicuramente per quanto emulato non potrà mai essere uguale a quello provato dall’uomo.

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