di Erasmo Giachino e Federico Muratore
Bentornati al consueto appuntamento settimanale con il pagellone della Serie A Tim. Oggi commentiamo la 9^ giornata, turno del campionato caratterizzato da rocamboleschi rovesciamenti di fronte e da alcuni risultati clamorosi.
Voto 10 ad una Fiorentina che ritorna al gol
Dopo 5 giornate prive di risultati positivi la squadra toscana torna finalmente a segnare e a vincere contro il Cagliari grazie un rinato Kalinic (autore di una tripletta) e di un sempre più in forma Bernardeschi (doppietta per lui); grande gioia per tutti i fantacalcisti in circolazione.
Voto 9 ai baby fenomeni italiani del Milan
Locatelli è il primo della lista in quanto autore del gol vittoria con la Juve, ma l’elenco è lungo: dal 17enne portiere Donnarumma ai difensori Calabria e Romagnoli, passando per De Sciglio. Tutti ragazzi che saranno protagonisti della nazionale azzurra nei prossimi anni.
Voto 8 ad una Roma che non si ferma più
Per celebrare il fantastico 1-3 rifilato al Napoli nella scorsa giornata la Roma continua la sua corsa con un netto 4-1 all’Olimpico contro il Palermo, guidata dai suoi esterni rapidissimi e dal proprio centravanti totale, Edin Dzeko, attuale capocannoniere del campionato, che ha all’attivo in 9 giornate ben 8 goal, lo stesso numero di reti che l’anno scorso aveva messo a segno in 31 partite.
Voto 7 al Napoli che supera il momento di crisi
Dopo le 3 sconfitte rimediate in campionato e in Champions (2-3 contro il Besiktas, 1-3 contro la Roma e 1-0 contro l’Atalanta in trasferta) il Napoli torna a fare tre punti vincendo 1-2 in casa del Crotone con i goal di Callejon e Maksimovic.
Voto 6 alla famiglia Di Francesco
Interessante faida famigliare fra Eusebio Di Francesco, allenatore del Sassuolo, e Federico, suo figlio, attaccante del Bologna: i due si sono sfidati nel derby d’Emilia (Bologna contro Sassuolo, finita in parità con un 1-1) e il loro abbraccio a partita finita è stato molto bello e sportivo.
Voto 5 all’Atalanta dei rigori
La squadra di Gasperini vince, meritatamente, contro un’Inter in caduta libera. Ma questa è già la seconda occasione in nove giornate in cui i giocatori della Dea vincono una partita grazie ad un rigore nel finale (era già successo contro il Torino): la fortuna aiuta, certo, ma è pur sempre bendata, e talvolta potrebbe girarsi dall’altra parte.
Voto 4 alla Juve che a San Siro perde sempre
Fino ad ora la Juve, sia in campionato che in Champions, aveva sempre vinto ma mai convinto (se escludiamo l’unica sconfitta, guarda caso a San Siro, contro l’Inter): nonostante un undici titolare ed una panchina stellari, la squadra ha sempre faticato ad ingranare. Prima o poi doveva succedere: quella contro il Milan è una sconfitta pesante che, pur lasciando la Signora in testa alla classifica, riapre la lotta per il primo posto, almeno nel breve termine.
Voto 3 all’Inter che tra De Boer, Icardi e società è in crisi nera
Sconfitta contro la Roma, sconfitta in casa per 1-2 con il Cagliari e sconfitta a Bergamo contro l’Atalanta: l’Inter in caduta libera a quota 11 punti ormai lontano dalla zona scudetto (ma anche dalla zona Europa) non riesce più a vincere. Complici un Icardi che ha smesso di segnare dopo i contrasti con la Curva Nord dovuti alla sua autobiografia e un allenatore ora a serio rischio di esonero.
Voto 2 a Gabbiadini e Medel
Manolo Gabbiadini non sfrutta certamente l’infortunio di Milik per entrare nelle grazie di Sarri e della tifoseria del Napoli, con l’espulsione a metà del primo tempo contro il Crotone (squadra oggettivamente inferiore ai partenopei) a causa di un brutto quanto netto ed ingenuo fallo di reazione (dopo essere stato abbattuto). Dall’altra parte Medel, in partita con l’Atalanta, rifila una manata ad un giocatore avversario con l’arbitro di schiena: non viene visto o ammonito in partita, ma la prova tv lo ha già squalificato per 3 giornate.
Voto 1 al Crotone che non riesce ad andare oltre 1 punto il classifica
Non ce ne vogliano i calabresi ma il Crotone non è una squadra da Serie A: a quota solo 1 punto (conquistato contro la 19^ in classifica, l’Empoli), la rosa di Nicola non può e non riesce a competere neanche non le altre squadre minori del campionato. Che sia quest’anno lo stimolo giusto per passare al desiderato campionato a 18 squadre?
Voto 0 all’arbitraggio
Ormai non c’è altra possibilità: la VAR (tecnologia simile alla moviola dove un quinto arbitro controlla a distanza su uno schermo i casi più dubbi) è assolutamente necessaria. Quanti errori si sarebbero evitati questa domenica: il gol annullato a Pjanic nel match di San Siro e le inutili polemiche del Genoa per il gol (giustamente non dato) a Silvestre. O un altro caso di rete non convalidata a Gamberini per il Chievo.