Silenzio. Ed in un momento l’attenzione di tutti gli appassionati di musica nel teatro di Valsalice si rivolge verso i tre musici di Santa Pelagia, venuti con lo scopo di rivalorizzare agli occhi, o meglio alle orecchie, dei più giovani un genere musicale divenuto di nicchia con il passare del tempo. L’entrata è gratuita, con la possibilità di offrire una cifra a piacere destinata all’acquisto di defibrillatori per la struttura scolastica.
La serata comincia con l’introduzione tenuta dal musicologo Giovanni Tasso e il clavicembalista Maurizio Fornero sugli spettacoli che l’organizzazione terrà nel corso dell’anno. Poi, la presentazione di palazzo Barolo dove viene svolta gran parte dell’attività. Successivamente insieme a Fornero entrano in scena anche Nicola Brovelli al violoncello e la soprano Teresa Nesci, che non esitano ad avvolgere il teatro in un atmosfera verosimilmente barocca creando un’armonia eufonica tra la voce e i due strumenti. Il tutto reso possibile dalla bravura dei musicisti singolarmente e nel loro complesso.
Ecco i brani eseguiti
Sì dolce il tormento di Claudio Monteverdi
Jubilet tota civitas di Claudio Monteverdi
Piango, gemo, sospiro e peno di Antonio Vivaldi
Ricercata Ottava per violoncello solo di Giovanni Battista degli Antonii
Cum dederit di Antonio Vivaldi
Sonata IV in la minore per clavicembalo op. IV di Giovanni Benedetto Platti
Ombra mai fu (Serse) e Rejoice greatly o Daughter of Zion (Messiah) di George Friedrich Handel
Gli sguardi scambiati tra il trio prima e alla conclusione delle esibizioni trasmettono la complicità, frutto delle esperienze vissute durante la loro carriera musicale. Incredibili la concentrazione ma anche la scioltezza e l’agio con cui ognuno dei musicisti è capace di esibirsi, che obbligano lo spettatore ad ascoltare con naturalezza e attenzione la performance, che sicuramente non lascia indifferenti. Anche perchè non è da sottovalutare il duro lavoro affrontato per rendere il singolo brano fluido e piacevole all’udito.