“A cosa serve la filosofia? Assolutamente a niente!” esordisce Mauro Bonazzi, studioso di filosofia, alla presentazione del suo libro “Con gli occhi dei greci“. Come afferma Curzio Maltese, uno degli interlocutori presenti alla conferenza, offre molti spunti per leggere l’attualità e per leggere la politica odierna.
Durante la conferenza lo scrittore racconta che per scrivere il breve saggio ha preso spunto da una foto delle guerriere curde che, a suo avviso, portavano avanti una battaglia priva di senso, poiché in evidente inferiorità numerica . Questo gli ha ricordato di un saggio di Tucidide in cui racconta dell’invasione dell’isola di Melo da parte degli Ateniesi, ed ecco qui il libro.
Mauro Bonazzi spiega che ciò che cercava lui nei Greci era un qualcosa che lo aiutasse a comprendere il nostro tempo, non nel senso di dargli delle risposte ma piuttosto di aiutarlo a porsi le giuste domande. Di questo argomento parla Platone, nell’unica lettera che scrive in prima persona, dicendo che i problemi degli uomini sono pochi e sempre gli stessi ma che a cambiare sono solo i contesti.
Un’altra interlocutrice era Franca D’Agostini, la quale ha sottoposto allo studioso un “paradigma” per riconoscere un vero filosofo dal simil-filosofo: per primo bisogna vedere non tanto ciò che un amante della sapienza dice ma ciò che un filosofo fa. Successivamente si deve capire se sia effettivamente convinto di ciò che fa, o se stia dicendo banalità credendosi importante solo perché cita Heidegger. La D’Agostino si è dilungata molto sul senso della filosofia , su come molti “giovani” studiosi di questa disciplina si preoccupino molto di scrivere su riviste internazionali, di ricevere riconoscimenti scientifici cadendo però in una vaghezza terrificante sul concetto di scientificità della filosofia. .
Per concludere Mauro Bonazzi ha spiegato l’affermazione detta all’inizio, dicendo che la filosofia non è un sapere servile, cioè non deve dire come risolvere un problema concreto ma che potrebbe aiutare quando il problema si dovesse ripresentare.