Da tre anni nel dna del Classico c’è un filamento che porta all’arte e al cinema. La Seconda Classico B ha partecipato al concorso ravvenate dantesco con il progetto valido anche per il percorso di alternanza scuola lavoro dal titolo “Io mi dilettava di guardare“. Dante guarda il mondo ultraterreno e ne scopre l’aspra sofferenza, la dolente bellezza, la luminosa beatitudine. Lo sguardo nel Poeta è sempre vita, mai staticità, sempre dinamismo.
Anche quest’anno i ragazzi hanno preparato insieme il soggetto, condivido le idee, scritto la sceneggiatura. Poi, la suddivisione dei compiti, l’attribuzione delle parti, la scelta delle location e dell’oggettistica. Ore in classe, ore a casa, giorni per il girato grazie alla competenza e alla professionalità di Stefano Demarie, da tre anni al nostro fianco.
Questa volta non c’è Dante sullo schermo anche se l’occhio esperto troverà Dante nello schermo e nelle immagini, nelle parole e nelle intuizioni dei ragazzi. Questa volta si è deciso di raccontare una storia che ci dice che dal bene nasce il bene, che non si è soli anche quando lo si crede. Lo sguardo che custodisce ed accompagna senza violare la libertà. Insomma, una bella storia. Che vale la pena guardare, ovviamente dilettandosi di essa.