• giovedì , 28 Marzo 2024

Bullismo in rete

di Emanuele Virginio

Il bullismo è un fenomeno crescente nel nostro paese e consiste in atti di cattiveria pura, che vanno dalla violenza fisica a quella psicologica, nei confronti dei più deboli, ovvero di chi non sa o non può difendersi. Spesso tutto inizia quando alcuni ragazzini aggressivi, che prendono in giro e maltrattano i loro coetanei più fragili, riescono ad avere l’appoggio di altri, coalizzandosi e facendosi forza tra loro, si accaniscono su coloro che sono in minoranza, prendendoli in giro anche per i motivi più futili. Questo tipo di violenza provoca in chi la subisce ferite profondissime e difficili da rimarginare.

Con l’arrivo degli smartphone e di internet questo fenomeno si è spostato sul web con il nome di cyberbullismo, fenomeno che non attacca più fisicamente la vittima, ma psicologicamente, i cui effetti spesso possono risultare più complicati e gravi. Le armi usate dai cyber-bulli non sono più le mani o le parole, ma i computer o gli smartphone con cui spaventano, umiliano o mettono paura ad altri ragazzi, spesso di fronte ad altri coetanei connessi. Perciò una violenza indiretta in cui il cyber-bullo può anche nascondere la propria identità dietro lo schermo di un computer e arrecare ugualmente un forte danno alle vittime. La stranezza è che leggendo fatti di cronaca nera riguardanti proprio questo fenomeno, si ha l’impressione che i veri deboli sono spesso gli stessi bulli che incapaci di farsi valere nel mondo reale e lasciati al proprio destino da genitori poco presenti o poco interessati, trovano soddisfazione nel far soffrire i più deboli. Il cyber-bullismo è spesso più pericoloso del tipico bullismo poiché al giorno d’oggi i social network e il web fanno parte della vita di ognuno di noi, in particolar modo per i ragazzi, per i quali costituiscono un mondo virtuale molto importante. Talvolta più bello, ma anche brutale.

Il cyber-bullismo è un argomento dibattuto nelle scuole, ma probabilmente non abbastanza, è necessario fermare questo fenomeno e le sofferenze che esso provoca, insegnando ai ragazzi come utilizzare nella maniera corretta internet e far capire loro che un’offesa scritta sul web può ferire gravemente e arrecare danni irreparabili.

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