• giovedì , 25 Aprile 2024

#SI RIPARTE

“Voi non potete restare fuori da dove si genera il presente e il futuro. O siete coinvolti o la storia vi passerà sopra”.

Con questa semplice frase si riassume il messaggio voluto trasmettere da Papa Francesco ad economisti e imprenditori di 115 Paesi diversi. Le sue parole sono sintomo di quanto l’emergenza covid-19 abbia stravolto la quotidianità e le abitudini di una popolazione intera, che in poco tempo si è ritrovata ad affrontare quel tanto inaspettato quanto prezioso cambiamento, assimilabile, nel suo complesso, al termine “opportunità”.

Rinchiusi entro le mura domestiche, la tecnologia assume un valore diverso, rappresenta una garanzia di contatto e collegamento, essenziale per affacciarsi ad un mondo che siamo costretti a guardare con occhi diversi. La comunicazione digitale diventa lo strumento principale per accorciare le distanze, quasi una sfida per non lasciarci sfuggire qualcosa che una volta perso nessuno ci potrà restituire. A questo filo rosso che guida la nostra quotidianità se ne intreccia uno nuovo: la creatività, una delle migliori armi da poter sfruttare per non permettere che “la storia ci passi sopra”. Dal prodotto di questi due fattori si assiste al rinnovamento del mondo digitale e delle opportunità che esso offre. Si tratta di una soluzione non solo per rendere più sicuro il lavoro e l’apprendimento a distanza, ma anche per venire incontro a tutte le attività di svago e destinate alla divulgazione culturale, a cui si sarebbe dovuto rinunciare.

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Se lo stato di emergenza sanitaria nazionale ci ha insegnato qualcosa, è che un museo, un teatro, una mostra può sopravvivere anche al di fuori delle proprie mura, uscendo dai consueti schemi. In questo senso molte strutture hanno colto l’occasione per ampliare i propri orizzonti, organizzando eventi che superano i limiti fisici degli edifici.

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Ed è così che il teatro non si ferma e debutta in streaming, permettendo ai suoi spettatori di assistere a spettacoli di ogni tipo (danza, opera, commedie…), con un vantaggio in più: la possibilità di vedere le performance nella comodità della propria casa e con la possibilità di interrompere e riguardare tutte le parti che più colpiscono.

Allo stesso modo, molti musei di Italia hanno organizzato visite online al loro interno, con la chance di abbattere tutti i limiti imposti dal territorio o dalla lontananza.

Anche il Salone del Libro non si è arreso alla pandemia e sposta sulle piattaforme digitali interviste, lezioni, podcast, approfondimenti e video, creando uno spazio unico per lettori e lettrici.

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La forza delle idee e la voglia di ripartire segnano così un nuovo momento nella storia, in cui le abitudini lasciano spazio all’esplorazione di nuove strade, dimostrando che, nonostante tutto, la cultura non si ferma, ma continua nel virtuale, abbattendo i confini e aprendo finestre in tutto il mondo.

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