• martedì , 19 Marzo 2024

Carlotta Gilli, la nostra Olimpionica

Carlotta entra a contatto con l’acqua molto presto. Indirizzata dai suoi genitori, impara a nuotare fin da piccola: per lei è tutto nuovo e se all’inizio va in piscina controvoglia, ora il nuoto è la sua vita.

“Ho passato otto anni fra queste mura. Sono anni difficili ma che ricordo col sorriso”.

Carlotta Gilli, ex allieva di Valsalice, incontra nel nostro teatro i ragazzi del terzo e quarto anno e racconta i suoi anni delle medie e del liceo (Scienze Applicate). Qui, tra sport e scuola ha imparato molto. Sono stati anni pieni di sacrifici, ma rifarebbe tutto. Racconta che molte volte si svegliava alle cinque del mattino per andare ad allenamento e poi andava a scuola con i capelli ancora bagnati.

“Non è stato facile ma avevo quello in testa, ho capito che avrei fatto quello da grande”.

Il suo amore per il nuoto si è evoluto nel tempo. La prima gara che ha vinto le ha fatto capire che quello sport avrebbe fatto parte della sua vita. Una cosa è certa: Carlotta non ha trovato niente che possa farle sentire le stesse emozioni che il nuoto le dà. E la bellezza è che le può provare ogni giorno.

La sua passione era talmente grande che era disposta ad andare contro tutto e chiunque. Avere un sogno nel cassetto – dice – vuol dire imparare a coltivarlo nonostante tutte le difficoltà che possono ostacolare la strada.

La volontà è tutto.

Carlotta Gilli con la Prima Classico B

La sfida più grande che ha incontrato Carlotta è la malattia degenerativa di Stargardt. La sua famiglia era molto spaventata quando alle elementari erano sorte le prime difficoltà visive, ma giorno per giorno ha imparato a convivere con questa novità senza che la limitasse in nessun aspetto della sua vita. Questa è stata ed è tuttora la sfida più importante nella vita sportiva e quotidiana di Carlotta.

“Non mi sono mai arrabbiata, l’unica strada era superarla. Sono andata avanti nonostante le difficoltà.”

Tutto ciò non l’ha fermata. Carlotta non si è arresa. Continua a lottare per la sua passione più grande; il nuoto fa parte ormai della sua vita. L’acqua, le vasche, le gare, le vittorie. Tutte le sue energie, la sua dedizione, la potenza di quelle bracciate e la determinazione la portano lontano.

Il percorso di Carlotta è segnato da tappe importanti. Dalle prime gare FIN fino all’anno 2017: Carlotta entra a far parte della FINP (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico). La scelta non è stata facile, ma Carlotta riprenderebbe le stesse decisioni. La strada che ha intrapreso si è infatti rivelata quella giusta. Iniziano ad arrivare le soddisfazioni più grandi.

La qualifica ai Campionati Mondiali di Nuoto Paralimpico in Città del Messico le permette di battere il record mondiale nei 100 farfalla e nel 50 stile libero nei Campionati.

Nel 2018 partecipa agli Europei IPC in Irlanda per il World Para Swimming Championship. Il suo sogno sta diventando realtà. Vince 100 dorso, 100 stile libero, 50 stile libero e i 200 misti battendo il record mondiale.

Nel 2019 è la volta di Londra: Carlotta torna a casa con 6 medaglie vincendo tutte le gare individuali nei Mondiali.

Dopo aver ricevuto diversi premi e aver incontrato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella arriva il 2021: le Paralimpiadi di Tokyo 2020.

Carlotta Gilli - Wikipedia

L’atleta paralimpica arriva sul podio 5 volte. Si aggiudica due medaglie d’oro: una nei 100 farfalla S13 con il nuovo record di 1’02″65 e l’altra nei 200 misti SM13 con il record mondiale 2’21”44; l’argento due volte nei 100 dorso S13 e nei 400 stile libero; il bronzo nei 50 stile libero S13. Questo traguardo con i 2 record paralimpici sono per lei il raggiungimento più grande.

“Quando ho varcato la soglia del villaggio olimpico, ho capito di essere su un altro pianeta.” A Tokyo ha imparato ad adattarsi in un nuovo posto e ha saputo affrontare la sua ansia. Il sogno di una vita si è fatto realtà. Questa esperienza è stata fondamentale per la sua crescita personale, soprattutto umana. In particolare gli anni di Valsalice l’hanno formata rendendo possibile l’acquisizione di quella “forma mentis” tale da potere gestire studio, allenamenti e gare ad altissimo livello.

Adesso Carlotta ha 21 anni, studia Psicologia all’Università di Torino e nuota ogni giorno. Ha raggiunto molti obiettivi e ci saranno altre sfide ad aspettarla in futuro. Si è impegnata a fondo perchè fosse allargata agli atleti paraolimpici la possibilità di far parte dei Corpi dello Stato e in questo 2022 è entrata nelle Fiamme Oro (gruppo sportivo della Polizia di Stato): ora vuole concentrarsi sulla carriera universitaria e sportiva. Le piacerebbe conseguire il Master in Psicologia dello Sport. L’amore per il nuoto c’è e ci sarà sempre, ma sa che non nuoterà tutta la vita.

“Se avete quel sogno coltivatelo, fidatevi che il giorno che diventerà realtà sarà il più bello della vostra vita. Tutto avrà avuto un senso”.

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