Progettati per la prima volta agli inizi del ‘900 ed entrati in servizio a partire dagli anni 70’, i treni a levitazione magnetica (o più semplicemente MagLev) sono oggi il simbolo del trasporto ferroviario moderno.
La tecnologia dei MagLev si basa sul principio della levitazione magnetica, grazie alla quale un oggetto rimane sospeso su di un altro oggetto senza un supporto sfruttando i fenomeni di attrazione e repulsione magnetica. Così i treni rimangono sospesi a pochi centimetri dalle rotaie utilizzando dei potenti elettromagneti che le avvolgono e generano un potente campo magnetico.
Grazie a questo metodo l’attrito tra il convoglio e i binari è assente e l’unica forza che si oppone durante il movimento è l’attrito dell’aria, permettendo così al treno di raggiungere velocità molto elevate: il MagLev giapponese L0 nel 2015 raggiunse la velocità mai raggiunta prima da un veicolo terrestre di ben 603 km/h.
Aspetti Positivi:
- Il raggiungimento di velocità molto elevate
- Danneggiamento minore del convoglio e delle rotaie a causa dell’attrito
- Rumore basso.
Aspetti Negativi:
- Costo elevato per la costruzione delle tratte a levitazione magnetica
- Le tratte a levitazione magnetica ad alta velocità possono essere utilizzate esclusivamente per questo compito
- Costo elevato per l’alimentazione degli elettromagneti.
Quest’ultimo aspetto è stato spesso l’ostacolo maggiore nella decisione di costruire nuovi tratti a levitazione magnetica. Per risolvere questo problema alcuni ricercatori italiani della Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa stanno mettendo a punto la tecnologia “IronLev“, che permetterà di abbassare i costi della costruzione e dell’alimentazione dei MagLev. La nuova tecnologia permetterà di utilizzare i classici binari d’acciaio già esistenti e non richiederà l’uso di corrente elettrica limitandosi a sfruttare alcune proprietà del magnetismo, come le polarità opposte che si vengono a creare tra il treno e la rotaia. L’IronLev potrà essere disponibile già nel 2020 anche in Italia.
I pionieri di questa nuova tecnologia spno stati il Giappone, la Germania, la Cina e la Corea del Sud che a partire dagli anni ’70 investirono sulla modernizzazione del trasporto ferroviario e ad oggi sempre più Paesi, tra cui l’Italia progettano nuove tratte a levitazione magnetica per incrementare il numero di linee ad alta velocità.